App Store, rimossa questa applicazione: era illegale

Faccenda particolarmente spinosa per Apple, che si è trovata costretta a usare le maniere forti. Il retroscena è incredibile

Non è ancora chiaro chi ci sia dietro l’applicazione che ha creato un bel grattacapo per Apple, tra le più scaricate dell’App Store si è scoperto solo di recente come in realtà fosse illegale. Il nome dell’ideatore Marcus Evans potrebbe essere ovviamente falso, tanto che non si riescono a trovare ulteriori informazioni su di lui o sull’app che ha generato migliaia di download e recensioni entusiaste.

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Sull’App Store era presente un’applicazione illegale, Apple è corsa subito ai ripari rimuovendola – cassanoweb.it

Da Cupertino spiegano l’assurdo stratagemma messo in piedi dagli sviluppatori, il corrispondente di Business Insider che ha raggiunto i portavoce dell’azienda californiana è rimasto letteralmente di stucco. In realtà non è il primo episodio del genere che accade, se ne è verificato un altro molto simile una decina di anni fa. Eppure nelle linee guida per i creatori si legge: “L’app deve contenuti che abbiate creato voi stessi o che abbiate la licenza per utilizzarli”.

Apple rimuove quest’applicazione dall’App Store, svelato il motivo

È stata fatta passare (abilmente) dagli ideatori come un test per la vista, a far insospettire Apple però sono state le centinaia di migliaia di download. L’app in questione è Kimi. Aveva superato nella particolare classifica quelle di giganti come Netflix, Huku e Amazon Prime Video – sia nella Top Chart che tra le Top Free Apps, come riporta Wired. Una faccenda davvero surreale che ha fatto il giro del web nel giro di poche ore.

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Camuffata come un test per la vista, l’app Kimi permetteva di vedere film gratuitamente – (Fonte foto @App Store) – cassanoweb.it

Circa cento le recensioni presenti sull’App Store che ne elogiavano le funzionalità, soprattutto perché permetteva agli utenti di accedere a una vastissima libreria di film, all’interno anche pellicole arrivate da poco in sala come Povere Creature! o Killers of the Flower Moon. Alla fine l’inganno è stato scoperto da Cupertino, che ha prontamente rimosso l’applicazione dalla piattaforma.

Un po’ quello che era successo con Popcorn Time, che era stata ‘scovata’ nel 2015. Anche in quel caso c’era la possibilità di guardare tantissimi contenuti gratuitamente e illegalmente. Rimangono numerosi dubbi sulle strategie messe in campo da Apple per evitare che episodi di questo tipo possano accadere. Di sicuro l’azienda si starà preparando a irrigidire ulteriormente i requisiti per la pubblicazione di software sul proprio store digitale.

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