Lo sviluppo dell’intelligenza artificiale rivoluzionerà il mondo del lavoro. Molte professioni potrebbero presto scomparire, tra queste una che richiede uno specifico titoli di laurea.
Il mondo del lavoro sarà sconvolto dallo sviluppo inarrestabile dell’intelligenza artificiale. Un timore che ha manifestato anche il presidente del Consiglio italiano nella conferenza stampa di fine anno. Alcune professioni saranno premiate mentre altre saranno penalizzate. Tra queste c’è il settore dell’informatica. Paradossalmente proprio questo settore potrebbe subire i primi sconvolgimenti.
Una laurea al tramonto: addio ai laureati in informatica?
Matthew Candy, partner gestionale globale di IBM per l’intelligenza artificiale generativa, in una recente intervista ha lanciato quella che sembra una provocazione. Candy afferma che l’intelligenza artificiale, in particolare quella generativa, consentirà a chiunque abbia un’idea di creare prodotti senza dover scrivere una riga di codice. Quindi ci sarà sempre meno bisogno di programmatori informatici e questo potrebbe portare alla inevitabilmente scomparsa della laurea in informatica. Ma Candy nell’intervista sostiene una tesi ancora più interessante. Grazie all’intelligenza artificiale, le competenze tecniche in informatica, ma anche in altri campi, saranno sempre meno necessarie. Invece, Candy sostiene che le competenze trasversali, come la creatività e l’innovazione, avranno più valore nell’era dell’intelligenza artificiale. Diventerà importante avere la capacità di porre domande all’AI, le capacità creative e l’innovazione saranno estremamente importanti.
L’AI sconvolgerà anche altri settori dell’economia e anche quello dell’arte
L’intelligenza artificiale generativa è una tecnologia che usa tecniche di machine learning e deep learning per generare nuovi dati. L’AI si basa su dati esistenti per la generazione dei contenuti come testi, immagini, musica e video. Questa tecnologia può essere utilizzata per creare contenuti complessi e altamente realistici che imitano la creatività umana e che possono trovare applicazione in diversi settori, come il gioco, l’intrattenimento, la progettazione di prodotti, la medicina, la sicurezza.
Ma anche altri settori oltre a quello tecnologico saranno interessati dall’intelligenza artificiale. Sempre secondo Candy la tecnologia di generazione di immagini basata sull’intelligenza artificiale potrebbe anche trasformare le arti. Chiunque, secondo il manager della IMB, con un pò di creatività, potrebbe diventare designer grazie all’AI. Non sarà necessario essere un graphic designer e avere una laurea in arte per sviluppare disegni e progetti.
Le aziende iniziano ad assumere l’AI invece delle persone
Le opinioni di Candy sembrano provocazioni, eppure iniziano a trovare riscontro nella realtà. Infatti, lo scorso anno la stessa IBM aveva dichiarato che stavano prendendo in considerazione il congelamento delle assunzioni per compiti che potrebbe svolgere l’intelligenza artificiale.
È anche vero però, che se molti lavori rischiamo di scomparire, molti altri potrebbero nascere grazie a questa rivoluzione tecnologica. Chi avrà capacità creatività e saprà sfruttare le potenzialità dell’AI avrà grandi opportunità di crescita professionale.