Attenzione ai siti di e-commerce che si richiamano a brand famosi: la truffa è dietro l’angolo, spiega l’avvocato più famoso della rete.
A Natale siamo tutti più buoni, si dice di solito. Più che una descrizione di quello che realmente succede è un pio auspicio o un sogno. Peccato solo, per dirla con Max Pezzali, che la vita non è proprio così. A volte infatti è più complicata di una corsa a ostacoli, soprattutto sul web. Infatti i truffatori della rete non sembrano per nulla intenzionati a diventare più buoni e tanto meno a emendare il loro indisciplinato stile di vita.
Prova ne sia il fatto che le truffe informatiche sono sempre in crescita. Lo confermano gli ultimi dati divulgati dalla Polizia Postale dai quali emerge che nel lustro compreso tra 2018 e 2022 le truffe online sono praticamente raddoppiate (l’anno scorso sono state 5.908, contro i 3.476 casi precedenti).
E non è tutto: i malintenzionati sono anche “progrediti” e sono arrivati a trafugare somme di denaro sempre più corpose. Se nel 2018 i cybertruffatori si erano intascati 5,5 milioni di euro (che già non è poco), nel 2022 si sono arricchiti di 36,5 milioni di euro, sette volte tanto!
Spesso e volentieri le truffe online, presentandosi sotto l’egida di siti di e-commerce molto famosi, ingannano anche utenti che non sono precisamente gli ultimi arrivati. A ricordarcelo è l‘avvocato Angelo Greco in uno dei suoi tanti video su YouTube per spiegarci che “questa è la legge” e come fare a difendersi dai tanti trucchetti di soggetti poco raccomandabili.
In questo caso l’avvocato più famoso del web racconta quanto successo a una giovane influencer, che in un video diventato virale ha denunciato la truffa (con clonazione della carta di credito e svuotamento del conto corrente collegato) subita per essersi registrata all’app di Temu che evidentemente non era quella ufficiale. E non si tratta certo di una sprovveduta, ricorda Greco, dato che la ragazza possiede 4 negozi online e ha 10 anni di esperienza nell’e-commerce.
A questo riguardo, Temu ha già avviato diverse azioni legali e giudiziarie contro oltre 50 siti truffaldini in Usa e in Europa che associano in maniera illegale il proprio nome al marchio Temu. Presto in Illinois ci sarà un processo che vedrà il famoso marketplace online chiedere, tra le altre cose, un risarcimento dei danni subiti a causa dello sviamento della clientela da parte di questa piattaforme “fake”. Serve dunque molta attenzione: occorre accertarsi che l’app di Temu sia effettivamente quella originale e non un’applicazione scaricata da uno dei tanti siti fasulli che si richiamano al famoso brand per ingannare gli utenti e svuotare il loro conto.
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