Vuoi proteggerti dall’inquinamento digitale? Ecco come puoi dire addio alle radiazioni nocive per la tua salute.
Le radiazioni dei supporti tecnologici possono essere davvero nocive, per cui proteggersi è fondamentale per uno stile di vita sano. Ma a cosa bisogna fare attenzione particolarmente?
Quando utilizziamo il pc per tante ore al giorno e poi altri supporti tecnologici per leggere, distrarci o ascoltare musica, non stiamo che togliendo energie al nostro cervello. Oltre alle radiazioni nocive infatti l’inquinamento digitale riguarda proprio le nostre risorse: vediamo quali sono i pericoli e quali possono essere le soluzioni.
Inquinamento digitale, come riconoscerlo e risolvere il problema
Vivere costantemente collegati al pc o allo smartphone provoca dei grossi danni all’organismo, infatti siamo costantemente immersi un una tempesta magnetica. Televisione, lampadine, ma soprattutto lo smartphone non fanno che irradiarci, soprattutto con l’emissione costante del wi-fi. Anche spegnere il telefono potrebbe non essere la soluzione se lo posizioniamo accanto al comodino per tenerlo vicino.
Quando il cellulare è in carica poi le emozioni diventano ancora più alte, si amplificano e arrivano ad essere 300 volte più forti. Le onde elettromagnetiche interferiscono con l’attività elettriche del cervello che, per dormire bene, non dovrebbe affatto ricevere radiazioni. Se però il cervello le intercetta alza la frequenza e la conseguenza è che si dorme male e si è sempre stanchi. Ma come fare per risolvere questo problema?
Una soluzione ci potrebbe essere. Innanzitutto si può staccare la corrente la sera. poi si può togliere il telefono alla stanza da letto e inoltre, cosa più complicata, comprare un materasso intessuto di fibre in rame, argento o carbonio, che servono per neutralizzare le radiazioni e quindi rendere il sonno migliore.
Una delle cose che stanca maggiormente il corpo e la mente è la presenza della luce blu. Questa è emessa da tutti i dispositivi digitali e stanca la vista, ma ci si può difendere. L’eccessiva esposizione alla luce blu non è affatto da sottovalutare: essa causa stanchezza, bruciori e lacrime agli occhi. Ma le conseguenze possono essere anche più gravi come le fotoretiniti, la cataratta precoce e la degenerazione maculare senile. Come riporta il sito Starbene.it, riprendendo le parole del dottor Lucio Buratto, vale la regola del “20-20-20”. In pratica bisogna staccare lo sguardo ogni 20 minuti, prendere una pausa e guardare per 20 secondi un punto lontano 20 metri. Altre due regole fondamentali? Non usare il cellulare a letto e non usare dispositivi tecnologici dopo le 21.