WhatsApp, la nuova truffa del codice a 6 cifre: come funziona e come difendersi

Le truffe sul web sono un vero e proprio cruccio con cui ogni giorno bisogna fare i conti: scopriamo come non cadere nel raggiro che sta circolando in questi giorni.

Truffa WhatsApp
WhatsApp, la truffa del codice a 6 cifre (Cassanoweb.it)

Le truffe sul web sono sempre dietro l’angolo e su WhatsApp ne sta circolando una in queste settimane. Ormai, si sono molto diffuse e bisogna prestare molta attenzione per scongiurare spiacevoli episodi. I cyber-criminali ne inventano una dopo l’altra per provare a raggirare gli utenti, dunque, il nostro consiglio è quello di tenere sempre gli occhi aperti e controllando sempre i messaggi sospetti.

Se si ha il dubbio, è meglio chiedere parere e non precipitarsi immediatamente a cliccare su link o a rispondere fornendo dati personali. L’obiettivo di oggi è quello di parlare della nuova truffa del codice a 6 cifre, scopriamo come non farsi ingannare.

WhatsApp, la nuova truffa del codice a 6 cifre

Smartphone
Nuova truffa su WhatsApp, come difendersi (Cassanoweb.it)

I cyber-criminali sono sempre dietro l’angolo e cercano sempre di più di trarre in inganno gli utenti, lo scopo è quello di riuscire a ottenere dati sensibili che permetteranno loro di mettere in atto una truffa ai danni delle vittime, magari sfruttando le email di phishing.

Purtroppo, in questo caso il raggiro che sta circolando ha preso di mira l’app di messaggistica più famosa al mondo, ovvero WhatsApp, scopriamo cosa sta succedendo e come riuscire a individuare immediatamente la truffa. Come vi abbiamo già detto, è importante tenere gli occhi aperti per non cadere assolutamente nel tranello di questi criminali.

Come si muovono i cyber criminali su WhatsApp

Le truffe online si sono molto diffuse in questo periodo e nella maggior parte dei casi basta veramente aprire un messaggio o cliccare su un link ed il gioco è fatto. In questo caso, però, ciò che arriva sul nostro cellulare è un codice a 6 cifre. Pochi istanti e i criminali sono in grado di entrare in possesso di molti dati presenti sul device.

Il codice riportato, però, è di autentificazione a due fattori, questo non dovrebbe mai essere condiviso con nessuno perché ha come scopo la salvaguardia della nostra privacy. Non tutti sanno che l’aspetto più pericoloso è uno: il più delle volte il messaggio arriva da un contatto registrato già in precedenza. In altre parole chi invia il messaggio non è che un’altra vittima, dunque, si può definire una sorta di messaggio a catena. Vi consigliamo di non rispondere mai, se avete il sospetto potete immediatamente contattare la Polizia Postale per denunciare quanto accaduto.

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