TikTok addio in Europa: dopo le polemiche negli USA, vediamo che cosa sta accadendo anche nel nostro Continente. Tutte le novità e i dettagli.
Non è certamente un periodo particolarmente positivo per TikTok, l’app cinese dei video che ora rischia di essere bandito in diversi posti. Dopo la polemica che ha coinvolto gli Stati Uniti, ora potrebbero esserci delle novità importanti anche in Europa. Difatti, come riportato da ‘ilgiornale.it’, l’app potrebbe non essere così sicura e sarebbero a rischio tantissimi dati sensibili di migliaia di utenti, diventando addirittura un caso di sicurezza nazionale. Pare, infatti, che l’azienda avrebbe violato più volte proprio il tema della sicurezza, che ha coinvolto addirittura la Camera degli Stati Uniti che ha proposto una legge in merito, applicando delle severe restrizioni ai social controllai da società straniere.
TikTok, cosa sta succedendo in Europa
Se dovesse essere approvata, TikTok rischia di essere bandita dagli store americani, un danno non di poco conto visto l’enorme afflusso registrato nel corso degli ultimi anni. Tuttavia, non sarebbe l’unico caso: come riporta il sito, in alcuni paesi come India, Nepal, Regno Unito, Australia, Taiwan e Nuova Zelanda, TikTok è stato severamente limitato e ora rischia di subire la stessa sorte anche nel paese a stelle e strisce. L’Unione Europea si interroga sulla questione e nell’ultimo incontro a Maastricht, la presidente Ursula von der Leyen ha parlato di questa possibilità, affermando che qualsiasi decisione sarà valutata per permettere a tutti i cittadini la massima riservatezza e sicurezza.
TikTok, le ipotesi
Tuttavia, in Italia continua ad avere un successo clamoroso, vista la mole di video che vengono prodotti quotidianamente, soprattutto dalle nuove generazioni. Ad ogni modo, lo scorso marzo l’Autorità Antitrust aveva multato la piattaforma per dieci milioni di euro, motivando tale sanzione a causa proprio della privacy e della sicurezza dei dati degli utenti, che sono risultati inadeguati ai controlli e costituendo una seria minaccia per gli utenti in questione. Ora bisognerà capire e chiarire le dinamiche e la risposta da parte dell’azienda che dovrà necessariamente rispondere alle accuse.