Ricaricare lo smartphone in modo alternativo taglia in modo incredibile il costo in bolletta, dimezzando le spese.
Il prezzo finale della bolletta è dato da una serie di elementi, certo ci sono quelli che vengono definiti energivori quindi gli elettrodomestici che consumano tanto e sono anche quelli di cui non si può fare a meno come il frigorifero. Tuttavia, ci sono poi una serie di piccoli elementi che, pur non consumando tantissimo individualmente, sommati hanno un peso gravoso.
Risulta importante fare luce quindi su quelli che sono i prezzi e i consumi relativi alle spese generali e quanto si può andare a ridurre la bolletta con dei piccoli accorgimenti. Si può risparmiare fino al 50% del prezzo finale con dei meccanismi veramente semplici.
Come ricaricare lo smartphone risparmiando sulla bolletta
Lasciamo in carica lo smartphone per ore, tutta la notte, così da trovarlo carico al mattino dopo, nonostante oggi tutti siano dotati di ricarica veloce. Questa abitudine consolidata è deleteria per la bolletta ma è anche pericolosa. Se da un lato infatti l’incidenza data riguarda propriamente i costi che si vanno a pagare per quel dato consumo, dall’altro si rischia anche di surriscaldare la batteria e quindi avere problemi di altro tipo. Una batteria che è sempre sotto carica per otto ore non ha lunga vita, quindi sicuramente ha un impatto negativo perché di fatto va ad usurare anche il funzionamento del dispositivo.
Secondo quanto previsto dagli sviluppatori, sarebbe utile non far andare la batteria mai sopra l’80% e mai al di sotto del 20% quindi tenere la ricarica in questa fascia. Sembra strano eppure questo aiuta non solo a spendere meno ma a preservare lo stesso smartphone. Un caricatore standard consuma circa 7 watt ogni ora, un consumo di pochi centesimi. Eppure tanti centesimi al giorno per diversi smartphone, per il pc, per la luce della tv sempre accesa porta ad un consumo annuo non indifferente. Oggi abbiamo nelle abitazioni tantissimi elettrodomestici piccoli e grandi perennemente ancorati all’elettricità, questo ha dei consumi fissi, seppur minimi.
Imparare già a gestire queste voci permetterebbe di risparmiare fino a 50 euro, non poco se si considera la spesa attuale. Per ricaricare lo smartphone quindi non bisogna aspettare la notte e farlo per ore e ore, va fatto di giorno quando si aggira sul 20% e poi staccato una volta raggiunto l’80%. Sfruttando le opzioni dello smartphone come il risparmio batteria non si va a compromettere alcuna prestazione ma la batteria dura molto a lungo.