Jannik Sinner superlativo in campo, ma non soltanto: campione apprezzatissimo, il tennista altoatesino, per come si comporta al di fuori
Jannik Sinner è l’uomo del momento, non solo dello sport italiano. La nuova stella del tennis internazionale sta confermando un ottimo stato di forma e l’attesa per i suoi match cresce sempre di più. In vista, nuove appassionanti battaglie.
Dopo la semifinale persa a Indian Wells contro Alcaraz, Sinner non ha fatto una piega e si è rimesso al lavoro per preparare al meglio il torneo di Miami. I risultati gli stanno dando ragione. In Florida, l’azzurro è di nuovo in semifinale, dove se la vedrà contro Medvedev, in una riedizione della finale degli Australian Open di fine gennaio. L’obiettivo è centrare la finale e magari prendersi una rivincita contro lo stesso Alcaraz, per andare di nuovo all’assalto della seconda posizione del ranking.
Ormai, il duello con lo spagnolo è destinato a diventare una rivalità leggendaria nel tennis e ha già proposto, in passato, precedenti ad altissima spettacolarità. Il pubblico stravede per entrambi, non soltanto per la loro bravura. Si tratta di una rivalità, fin qui, all’insegna della grande correttezza. Quella che Sinner ha sempre mostrato e con un carattere semplice e genuino che lo identifica.
Sono lontani i tempi in cui si imputava a Sinner una certa freddezza. La sua è semplice serietà, concentrazione in tutto quello che fa, capacità di avere una buona parola per tutti. Anche i suoi gesti fuori dal campo lo stanno rendendo assai popolare.
Sinner cuore d’oro: cos’ha fatto a Miami
A Miami, Sinner ha dato ulteriore prova della sua bontà d’animo. Dopo aver fatto degli scambi con Alfie Hewett, plurivincitore delle prove del Grande Slam del tennis in carrozzina, si è prodigato, nel match degli ottavi di finale contro O’Connell, per soccorrere uno spettatore.
Un tifoso sugli spalti ha avuto un malore improvviso e Jannik ha procurato in prima persona acqua, ghiaccio e asciugamani, assicurandosi che li ricevesse in breve tempo. Per poi tornare a giocare con la consueta concentrazione e lucidità.
Anche a Indian Wells, il ‘campione gentiluomo’ aveva colpito tutti per aver mantenuto lui l’ombrello riparando una giovane raccattapalle, durante una pausa per pioggia della semifinale con Alcaraz. Un anti-personaggio, se vogliamo, ma c’è davvero tanto bisogno di esempi così nel mondo dello sport.
