Il lungo sfogo da parte del conduttore Flavio Insinna che confessa la sua paura più grande: quel terribile ostacolo da affrontare.
Personalità di spicco e veterano della Rai, oggi l’ex volto de L’Eredità si dedica al teatro, in attesa di qualche proposta televisiva allettante. Non a caso, com’è ormai noto, l’addio al game-show si è concretizzato benché vi fossero alcune voci speranzose che ipotizzassero un suo ritorno. Nessun rimpianto e devota riconoscenza al colosso televisivo che gli ha permesso di costruire una brillante carriera, spaziando dalla conduzione alla recitazione – si rammenti l’ultimo progetto al quale ha preso parte ovvero La Stoccata Vincente, storia autobiografica del campione di scherma Paolo Pizzo.
Ebbene, nonostante l’apparente serenità, Flavio Insinna ha condiviso con i propri fan il terrore che lo sta opprimendo recentemente, giungendo perfino a bloccarsi, paralizzato nelle sue stesse azioni. Un dramma vissuto nuovamente attraverso le parole, raccontandosi senza freni ma auspicandosi possano queste ultime rivelarsi d’aiuto ed esortare all’autoanalisi e riflessione. Non è la prima volta che si confessa a cuore aperto ma oggi è ancor più dura, probabilmente tentando di celare qualche lacrima, colta dall’occhio osservatore dei suoi fedelissimi.
Flavio Insinna svela la sua paura più grande: fan preoccupati
Talento unico, accompagnato da una forte sensibilità, l’attore romano si è rivelato artefice del suo luminoso destino artistico. Degli insegnamenti del Maestro Gigi Proietti ne ha fatto tesoro, applicandoli alla propria realtà. Diviso tra numerose interpretazioni si ricordino le più memorabili quali il Capitano Anceschi nella fortunata fiction Don Matteo oppure il Commissario Diego Santamaria per la serie tv Ho Sposato uno sbirro – rimanendo nell’ambito del genere poliziesco. In aggiunta si menzionino Eroi per Caso e Don Bosco, dalle sfumature più drammatiche.
Si ritiene che i grandi artisti non siano toccati minimamente dalle angosce della vita, proprio per la fortuna di cui godono, eppure anche questi ultimi nascondono fragilità inconsce. Lo stesso Flavio ha raccontato al settimanale Oggi di provare sgomento dinanzi al futuro “in un Paese in cui le persone diventano sempre più povere“ condannando l’indifferenza e spronando i più privilegiati a contribuire affinché il mondo, nel complesso, diventi un luogo migliore rispetto alla situazione attuale in cui i conflitti stanno dominando ogni angolo del globo – dall’Ucraina a Gaza fino allo Yemen.
Una paura che accomuna le vite di molti, confidando in una pronta risoluzione attraverso accordi di pace. D’altronde, come ha evidenziato l’ex conduttore, la vita non non è una gara e si corre insieme, l’uno accanto all’altro, senza vincitori né vinti, senza primi né ultimi.