Ilary Blasi, a distanza di un anno e mezzo dalla fine ufficiale del suo matrimonio, ha deciso di rompere il silenzio e di raccontare la sua versione dei fatti. L’ha fatto in grande stile, in un documentario bomba che è uscito su Netflix proprio in queste settimane. Sincera e trasparente, la famosa conduttrice è riuscita a guadagnare l’affetto, la stima e la fiducia di tante persone che hanno scelto di essere dalla sua parte piuttosto che da quella del suo ex marito.
Sembra proprio che Ilary abbia detto tutta la verità, ha ammesso le sue colpe e i suoi sbagli e non ha lasciato modo a nessuno di replicare e di dire che qualcosa del suo racconto fosse sbagliato. Infatti, a gran sorpresa, nessuno ha detto nulla da quando è stato pubblicato questo documentario: nessuno di strettamente vicino ha smentito la sua versione dei fatti, ma un amico di Francesco Totti ha deciso di provare perlomeno a “giustificarlo”.
Francesco Totti e Noemi Bocchi: il loro “Cupido” rompe il muro del silenzio
Alex Nuccetelli, amico carissimo di Francesco Totti ormai da molti anni, ha deciso di essere lui a parlare per la prima volta dopo l’uscita del documentario e a giustificare il suo amico da quello che ha combinato con sua moglie. Sarà pure tutto vero quello che Ilary ha raccontato, ma lui è certo del fatto che lei non sia stata in grado di stargli vicino. E, come abbiamo visto nel documentario, questa è stata l’accusa che ha ferito Ilary più di tutte le altre.
“Fino a poco tempo fa lui era un menefreghista, adesso si parla della troppa gelosia con lui che non voleva farla lavorare, che voleva farla vivere a Roma. Non è un documentario oggettivo perché parla la mamma, la sorella, l’amica del cuore che va in giro con lei a fare shopping” ha fatto notare Alex, che in questo documentario non ha visto una sola persona “esterna” ad Ilary riguardo tutta questa faccenda. Ha poi fatto notare, che Noemi per Totti è stata davvero una ventata di serenità dopo un difficile periodo. “Io non ho presentato Noemi a Francesco. Si sono conosciuti da soli in Sardegna e poi ho fatto da tramite tra loro perché non si erano scambiati i contatti in quel contesto. L’ho fatto dopo quando ho saputo che la situazione in casa non era idilliaca, ci sono stati momenti in cui si è sentito solo“.
