Anche Elisabetta, la figlia di Paolo Villaggio, ha raggiunto la notorietà. Ecco qualche informazione in più per conoscerla meglio.
Sono passati più di sei anni dalla scomparsa di Paolo Villaggio. Ma gli italiani non hanno certo dimenticato l’attore genovese, morto nel 2017 a Roma all’età di 84 anni.
Amico fin da giovanissimo di Fabrizio De Andrè (col quale scrisse due memorabili canzoni come Il fannullone e Carlo Martello ritorna dalla battaglia di Poitiers), Paolo Villaggio è stato definito uno dei pochi attori comici italiani (la gran parte sono al massimo attori “da commedia”) alla pari di altri campioni della comicità come Totò e Franco Franchi.
Il nome di Paolo Villaggio è inestricabilmente legato alle sorti del ragionier Ugo Fantozzi, autentico “doppio” cinematografico dell’attore genovese. Ma non bisogna dimenticare le sue incursioni nei film d’autore. Basti ricordare la sua partecipazione alla Voce della luna di Federico Fellini (che gli è valsa il David di Donatello), o quella nel Segreto del Bosco Vecchio di Ermanno Olmi, fino a Cari fottutissimi amici di Mario Monicelli.
Chi è Elisabetta, la figlia di Paolo Villaggio
Paolo Villaggio, che è stato anche scrittore satirico e attore di teatro, ha avuto due figli: Elisabetta e Pierfrancesco. Tra i due è stata proprio Elisabetta, la figlia primogenita, a seguire maggiormente le orme del padre. Sarà tra gli ospiti di Mara Venier nella puntata di domenica 5 novembre di Domenica In, proprio per ricordare Paolo Villaggio sulla scia di un’intervista concessa qualche giorno fa al Corriere della Sera.
Nata a Genova il 5 giugno 1959, Elisabetta Villaggio è entrata nel mondo del cinema diventando una regista. Dopo la laurea in filosofia a Bologna ha studiato cinema e televisione negli Stati Uniti, presso la University of South California (USC) di Los Angeles. Ha lavorato anche in televisione, in qualità di assistente alla regia, autrice e consulente per programmi Rai, Mediaset e La7.
Tra le sue opere più importanti bisogna menzionare l’intervista-documentario su Franca Valeri apparsa nel 2005. Il suo cortometraggio Taxi è stato selezionato alla Mostra del Cinema di Venezia. Invece con il documentario Paolo Villaggio: mi racconto ha partecipato all’ArtDocFest di Roma nel 2010.
L’avvicinamento alla scrittura e il rapporto col padre
Elisabetta Villaggio negli anni si è avvicinata anche al mondo della scrittura. In vesti di scrittrice ha pubblicato ormai diversi libri, tra i quali Una vita bizzarra (Città del Sole Edizioni, 2013), vincitore del Premio Anassilaos alla narrativa, e Fantozzi dietro le quinte (Baldini+Castoldi, 2021).
Quanto al rapporto col suo celebre padre, in qualche intervista – come quella rilasciata pochi giorni fa a Tommaso Labate per il Corriere della sera – Elisabetta ha spiegato che avere a che fare con lui spesso non è stato facile. «Mi ha insegnato a guardare il mondo con quel senso di libertà e quella apertura mentale, senza schemi, che ha sempre avuto lui. Ma era una persona difficile», ha detto nel 2017 ricordando il padre scomparso in quei giorni.