Polemica sulla fiction Maria Corleone. Sono giunti commenti poco lusinghieri sulla serie con Rosa Diletta Rossi.
La rete ammiraglia Mediaset ha scelto di ripartire dalle fiction, genere un tempo molto in voga anche su Canale 5. Pier Silvio Berlusconi, difatti, ha voluto dare vita ad palinsesto all’altezza delle aspettative e del nuovo corso lanciato dopo l’addio al padre Silvio. Messe da parte le serie di scarsa qualità del passato, c’è spazio per titoli di spessore, con attori di grande fama e talento. L’onere di aprire la stagione di Canale 5 è andato alla fiction Maria Corleone, serie con protagonista Rosa Diletta Rossi.
Quattro prime serate cha narrano le vicende di un’aspirante stilista. Maria vive a Milano da anni ed è felicemente unita al suo compagno, un giovane magistrato. La vita della ragazza sembrerebbe perfetta: successo professionale, appagante vita sentimentale ed un figlio in arrivo. Il ritorno in Sicilia, però, cambierà il corso della sua vita. Quello che sarebbe dovuto essere un breve soggiorno, è in realtà il risucchio nella realtà mafiosa della sua famiglia. L’omicidio del fratello gemello farà riemergere il suo lato oscuro, portandola a compiere delle scelte inaspettate.
Maria diventerà una mafiosa, arrivando a compiere dei reati molto gravi. Dunque la parte mafiosa occupa un ruolo fondamentale nella trama della serie. Sebbene rappresentato anche lo Stato, con ideali di giustizia e legalità, la serie è prettamente a sfondo criminale. Pertanto proprio per questi motivi, è stato al centro di diverse polemiche.
Bufera sulla fiction Maria Corleone
Una serie in quattro puntate, che narra le vicende di una giovane che, da stilista dai solidi valori, diverrà un’efferata criminale. Nel corso degli episodi sono state propinate scene feroci e diseducative. Viene raccontata una Sicilia becera, omertosa, sleale e questo non corrisponde alla realtà. Che il territorio siciliano sia annientato dalla criminalità questo è un dato di fatto. Tuttavia in Sicilia non esiste solo la mafia, ma anche una cittadinanza pulita e ben lontana dagli affari criminali.
La parte sana delle regioni con maggiore tasso di criminalità molto spesso sono contrari alla messa in onda di questo tipo di fiction. Maria Corleone è una serie tutto sommato ben scritta e con attori talentuosi, tuttavia le polemiche non sono mancate. La serialità che mette al centro la mafia, i personaggi che commettono crimini e l’esaltazione dei boss non sono più concepiti da coloro che vivono onestamente. Appare ormai fuori tema e anacronistico realizzare prodotti che esaltino le organizzazioni criminali.
Sul settimanale Nuovo è stato pubblicato il commento di un uomo di Palermo. Il suo nome è Nino e le sue idee sono ben chiare: basta serie sulla mafia. “Sono stufo di queste serie che non fanno altro che gettare fango su Sicilia e Meridione. E ricordo che mitizzare fa male, Gomorra ha prodotto esempi negativi sui giovani.” scrive Nino. A replicare è Alessandro Cecchi Paone, il quale mette in luce un altro punto di vista. Cecchi Paone ricorda che la serie Gomorra è stata utile per far comprendere come funziona la camorra, una realtà criminale localizzata. La mafia, invece, non ha confini e non va trattata come fenomeno localizzato solo in Sicilia.