Il dottor Nowzaradan deve affrontare un’altra morte. La paziente di Vite al limite era molto giovane: ecco che cosa è successo.
Nel corso degli anni il pubblico di Real Time ha conosciuto tantissimi personaggi. Alcuni di loro hanno avuto dei percorsi splendidi e riusciti, mentre altri non ce l’hanno fatta a sopravvivere.
Vite al Limite è uno dei format storici della televisione. In Italia il programma è arrivato nel 2013, mentre negli Stati Uniti la prima puntata è stata mandata in onda nel 2012 con il titolo originale My 600-lb Life sul canale TLC. Al di là della presenza fissa del dottor Younan Nowzaradan, medico iraniano naturalizzato statunitense, i veri protagonisti sono sempre stati i pazienti con le loro difficili storie alle spalle.
I telespettatori di tutto il mondo non hanno fatto a meno di poter empatizzare con Destinee Lashaee, la prima paziente trans nella storia dell’intero docu-reality. La notizia della sua morte arrivata a soli 30 anni ha lasciato senza parole gli utenti del web che hanno seguito tutto il suo commovente percorso all’interno della trasmissione.
Vite al Limite, come è morta Destinee Lashaee la prima paziente trans
Ad annunciare la morte di Destinee Lashaee è stato il fratello della giovane Wayne Compton con un commovente post condiviso sulle sue pagine Facebook. La ragazza era nata Matthew Ventress e cresciuta in una famiglia in affidamento. La sua storia è diventata nota al grande pubblico dopo che è apparsa nella settima stagione di Vite al limite all’età di 27 anni.
Le difficili vicende di Destinee hanno colpito profondamente l’opinione pubblica, dato che la ragazza ha raccontato di non essersi mai sentita adeguata. Quando si è presentata in trasmissione la ragazza aveva sottolineato che le piaceva avere le curve, ma il peso di 270 chili le impediva di procedere alla transizione completa e per questo motivo era intenzionata a dimagrire.
All’interno del format, la ragazza ha parlato di depressione e dei problemi con il cibo che l’hanno portata a pesare così tanti chili. Dopo la partecipazione al programma, Destinee è risuscita a perdere 200 chili celebrando il suo importante traguardo sui social con una foto. Nonostante il dimagrimento, la depressione non l’ha mai abbandonata fino alla morte. Non è stata mai fornita alcuna causa di morte.
Tuttavia, dopo la prematura scomparsa della ragazza, i legali di Destinee Lashaee pare che abbiano citato in giudizio Megalomedia, parliamo della società di produzione del programma gestita dal figlio del dottor Nowzaradan. L’intera produzione sarebbe stata accusata di negligenza e per aver inflitto alla ragazza un profondo disagio emotivo.