L’ex manager di Chiara Ferragni rompe il silenzio sui social e fa chiarezza in merito al suo presunto licenziamento, cosa ha detto.
Da mesi non si fa che parlare del ‘Pandoro-gate’, vicenda che ha fatto finire Chiara Ferragni al centro di moltissime critiche e polemiche. In molte occasioni lei ci ha tenuto a precisare che si è trattato di un ‘errore di comunicazione‘ e che la sua intenzione non era assolutamente quella di truffare i consumatori.
Duramente attaccato e criticato anche il suo ex manager, Fabio Maria Damato, che da oggi non fa più parte del gruppo Ferragni. Dopo un lungo silenzio lui ci ha tenuto a fare un po’ di chiarezza in merito a come sono andate realmente le cose, ha infatti rivelato che non è stato licenziato come è stato insinuato.
Tramite alcune storie postate sul suo profilo Instagram l’ex manager di Chiara Ferragni ha confermato che oggi sarà il suo ultimo giorno da general manager di TBS Crew e Chiara Ferragni brand. Ci ha tenuto a ringraziare tutti i professionisti con cui ha collaborato e l’influencer per aver creduto in lui in tutti questi anni.
Fabio Maria Damato senza giri di parole ha spiegato di non essere stato licenziato, dopo attente riflessioni è stato lui lo scorso febbraio a dare le dimissioni dalle aziende con cui ha condiviso per anni un incredibile percorso professionale. Ha poi rivelato che le società gli hanno chiesto di restare fino a giugno e lui ha accolto fino alla fine le loro necessità. Ha anche puntualizzato che non p stato visto il suo coinvolgimento nelle operazioni di comunicazione poste in essere dal 17 dicembre 2023 .
Tra le tante cose l’ex manager di Chiara Ferragni ha fatto sapere che in questo momento non gli è consentito rilasciare dichiarazioni sul caso pandoro. Ci ha tenuto però a precisare che nessuna delle mail diventate pubbliche e che gli sono state attribuite erano sue. Si è detto però amareggiato per il fatto che questa vicenda abbia messo in ombra anni di onesto e duro lavoro svolto dalla persone coinvolte e dalle società. In tutti questi anni tanti sono stati gli ostacoli, ma anche i successi e lo ferisce il fatto che i dipendenti di tutte le società siano stati pubblicamente attaccati, questi hanno sofferto e hanno visto le aziende per cui lavorano in pericolo, quindi anche i loro posti di lavoro.
Fabio Maria Damato ha continuato dicendo che non ha mai replicato a informazioni errate e provocazioni circolate sul suo conto in questi difficili mesi perché credeva che non fosse corretto farlo da dipendente. Ha poi aggiunto: “Ma oggi è opportuno anche rettificare come la mia uscita sia stata una scelta autonoma e volontaria, e non, come diffuso dall’azienda, che “il cambiamento fa parte di un percorso di rinnovamento aziendale”.
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