La tecnologia dà tanti vantaggi, ma può causare anche diversi problemi alla salute. Occhio al sonnambulismo tecnologico: ecco di cosa si tratta.
Gli ultimi decenni hanno segnato una svolta molto importante in tutte le abitudini quotidiane dei cittadini, nel privato e anche nel lavoro. Pc, smartphone, tablet – e chi più ne ha più ne metta – hanno rivoluzionato i nostri modi di fare, le routine e anche i modi in cui ci svegliamo o ci addormentiamo.
Di sicuro, il tempo di permanenza sui social da parte di molti ragazzi è veramente alto. Tanto da poter causare diversi problemi di salute o disturbi nel medio-lungo periodo. Diversi studi stanno cercando di capire se un uso improprio della tecnologia possa essere un fattore predisponente di alcune patologie a carico del cervello, per esempio. Di sicuro, l’utilizzo dei dispositivi è associato allo sleep texting, un vero e proprio sonnambulismo tecnologico.
Per chi non sapesse di cosa si tratta, sono episodi di cui molti giovani si svegliano nel cuore nella notte, si connettono e scrivono ai propri amici, conoscenti o familiari. Ma poi non hanno memoria di averlo fatto. Insomma, sonnambuli con il cellulare in mano e pare stia capitando sempre di più tra i Millennials, la fascia di popolazione che sembra maggiormente colpita da questo fenomeno. D’altronde, non è una novità che l’utilizzo eccessivo del cellulare sia associato a disturbi del comportamento e del sonno, e questa sarebbe l’ennesima prova inconfutabile.
Lo sleep texting accende l’allarme sui dispositivi elettronici: lo studio
A chiarire la situazione è stato uno studio condotto negli Stati Uniti, e in particolare dalla Villanova University e pubblicato sulla rivista Journal of American College Health. Durante la ricerca in questione, sono stati intervistati ben 372 ragazzi e la maggior parte di loro non ricordava per nulla di aver inviato dei messaggi.
In realtà, l’autrice dello studio ha chiarito che la mancanza di memoria non è una sorpresa, dato che le persone non sono in grado di trattenere cosa fanno nei minuti subito prima di addormentarsi. In ogni caso, il 72 per cento degli studenti universitari in esame ha ammesso la dimenticanza e si tratta di un numero enorme. Ma c’è di più: secondo i ricercatori, lo sleep texting può essere collegato al sonno interrotto. Alla lunga, un abbassamento significativo della qualità delle ore di riposo può portare a risultati scolastici scadenti, difficoltà a concentrarsi. E, in generale, a squilibri emotivi. E attenzione anche agli effetti avversi sullo stato di salute generale: dai continui mal di testa, si può passare anche a un senso di stanchezza continuo e a facile irritabilità.
Tenere il cellulare attaccato alla testa o addirittura sotto il cuscino, quindi, comporta che, durante la fase leggera del sonno, il cervello possa essere stimolato dall’oggetto. E attivare così una risposta automatica via messaggio, anche di frasi senza senso. E ciò causa anche situazioni spiacevoli a livello sociale, che poi devono essere spiegate la mattina dopo, anche a se stessi.
Insomma, il consiglio è limitare l’utilizzo del cellulare il più possibile, soprattutto nelle ore serali. E tenerlo lontano dal corpo, utilizzando le sveglie tradizionali, quelle ormai mandate in pensione da molti italiani. Anche curare l’igiene del sonno è una buona pratica, avendo una buona routine della caffeina e prestando attenzione alle proprie abitudini. Altrimenti le conseguenze potrebbero essere più gravi di quanto si pensi.