10 Abitudini che ti allontanano da una vita piena di gioia e felicità: scopri come allontanare ansia e vedrai te stessa rinascere!
Il vero limite al raggiungimento della felicità siamo noi stessi. Quante volte abbiamo sentito pronunciare da qualcuno queste parole? Non abbiamo mai badato con attenzione a questa potentissima frase che ci invita a spostare il focus dall’ambiente circostante a noi stessi. Spesso dimentichiamo di essere i veri fautori della nostra felicità, al punto da attribuire la disfatta delle nostre imprese a cause esterne.
Il modo in cui guardiamo il mondo, il modo in cui ci approcciamo alla vita ed agli obiettivi che ci prefiggiamo, può fare la differenza. Il nostro comportamento delinea il nostro essere, e ciò che siamo dipende da come ci rapportiamo all’esperienza esterna.
Più ci allontaniamo dall’obiettivo, più ci affidiamo al giudizio esterno e subentrano in noi ansia e quel sentimento di costante infelicità derivato dal fatto che non ci siamo messi realmente al primo posto. È necessario allora dare una svolta alla propria vita. E per farlo, la prima cosa che dobbiamo fare è cambiare queste deleterie abitudini che ci allontanano dalla vera felicità.
Il modo in cui guardi e ti rapporti al mondo influenza la tua felicità: cambia queste 10 abitudini e cambierà la tua vita
Fare autoriflessione ci permette di indagare a fondo sulla nostra coscienza e sul nostro mondo interiore. Spesso, siamo così concentrati a dover dimostrare qualcosa al di fuori che non ci prendiamo abbastanza cura di noi stessi e delle nostre emozioni.
Siamo parte di un contesto che ci vuole sempre attivi, frenetici, sempre di fretta e focalizzati verso un obiettivo che quasi ci alieniamo al punto da non capire più chi siamo, cosa vogliamo e dove ci stiamo dirigendo. È un po’ come perdere la bussola.
Ed i quei momenti, i sentimenti che emergono non ci fanno di certo sentire a posto con noi stessi. Ansia, pensieri intrusivi, emozioni negative prendono il sopravvento. Cosa fare allora? Cambiare è possibile e lo si può fare attraverso un cambio di prospettiva. Da dove partire?
- Imparare ad ascoltarsi: bisogna fermarsi un momento e capire cosa sentiamo dentro. Reprimere le emozioni non è la soluzione, ed al contrario tenersi tutto dentro crea la combinazione giusta per farci diventare una vera e propria bomba ad orologeria pronta ad esplodere per il cumulo di emozioni che non riusciamo più a controllare
- Non lasciare andare il passato: spesso si commette l’errore di restare ancorati a qualcosa che non fa più parte della propria vita. Per ricordo, per rimorso, per qualche colpa, insomma in qualche modo lasciamo sempre una porta aperta dietro di noi. Questo non ci permette di progredire, non ci consente di concentrarci sul qui ed ora e non ci da la possibilità di poterci concentrare su chi siamo adesso e cosa vogliamo. Bisogna ricordare che nessuno di noi è uguale a come era un tempo, eventi, vicissitudini esterne arrecano un cambiamento dentro ognuno di noi che ci consente di evolvere e maturare un pensiero diverso da quello passato. È forse ora di guardare avanti no?
- “Chi troppo vuole, nulla stringe”: un antico proverbio super adatto a ricordarci che non è bene concentrarsi su molte cose senza rendere poi al meglio in nulla. Al contrario, dovremmo scegliere bene gli obiettivi che intendiamo raggiungere, pochi ma buoni. Così da poter concentrare al meglio le nostre energie verso ciò che vogliamo davvero
- Procrastinare: l’errore più grave che possiamo mai commettere nella vita è quello di rimandare compiti ed attività che finiscono con l’accumularsi ed a farci sentire poi sopraffatti perché non siamo in grado di poter fare tutto
- Non uscire dalla propria zona di comfort: fare la scelta giusta certe volte implica dover uscire da quella zona di comfort che ci fa sentire al sicuro. E non sempre abbiamo il coraggio di osare e compiere quel passo che in cuor nostro sappiamo essere essenziale per il nostro cambiamento. Avere paura del cambiamento non ci permette di progredire, ed al contrario ci fa restare indietro, ancorati al timore
- Overthinking: pensare va bene, pensare troppo no. Quando siamo in preda all’ansia, i pensieri negativi iniziano a frullare nella nostra mente diventando così insistenti dal farci credere che tutto ciò che in quel momento pensiamo sia reale o che possa realizzarsi nel peggiore dei modi. Non riusciamo a mettere fine a questo circolo vizioso che ci trascina a fondo. Per questo, una cosa importante da fare è imparare a gestire i pensieri prima che siano loro a controllare noi
- Non avere obiettivi: quando non si hanno obiettivi, non si sa a quale ‘destino’ si va incontro e questo crea continua incertezza. Ciò ci porta a commettere errori, a sbattere contro muri che avremmo potuto evitare se avessimo avuto un piano/paracadute
- Avere paura del confronto: il confronto stimola il pensiero e fa sì che possiamo maturare una visione del mondo attraverso un pensiero critico e consapevole. Quando ci chiudiamo a riccio per difendere da bravi conservatori le nostre idee, ci stiamo precludendo la possibilità di scoprire il mondo com’è realmente fatto
- Non prendersi cura di sé: mantenere il focus sulla propria persona significa avere obiettivi ma soprattutto amarsi al punto da mettersi al primo posto. Non è egoismo, ma una scelta dettata dal fatto che bisogna essere consapevoli di chi si è e di chi si vuole essere.
- Pensare di non aver bisogno di aiuto: quando l’ansia e le paure prendono il sopravvento al punto da diventare invalidanti, possiamo aiutarci dando voce alle nostre emozioni. Parlare con un esperto, come uno psicologo può farci sentire meglio o comunque, parlare con qualcuno di cui ci fidiamo, ci permetterà di esternare ciò che proviamo così da lasciare andare quelle emozioni
