Parliamo oggi di una sindrome molto importante e specifica, ovvero di Parkinson: ma quali sono i segnali e i sintomi che potrebbero aiutarci nella prevenzione e nella cura?
Ebbene sì, come ben sappiamo quando parliamo della sindrome di Parkinson facciamo riferimento a una condizione molto grave e importante con serie conseguenze sul nostro organismo.
E per la quale, come spesso accade, è di estrema importanza riuscire sempre a individuare in tempo e quanto prima possibile quei segnali che potrebbero costituire un vero e proprio campanello d’allarme per tutti noi.
Oltre a quelli più diffusi, dunque, ecco quali sono alcuni possibili sintomi che potrebbero essere indicativi della sindrome di Parkinson: continuate a leggere insieme a noi per saperne di più e soprattutto scoprire di cosa parliamo.
Innanzitutto, cerchiamo di capire di cosa stiamo parlando nello specifico nel momento in cui per l’appunto facciamo riferimento alla cosiddetta sindrome di Parkinson. Ebbene, per chi non lo sapesse, si tratta di una progressiva degenerazione delle cellule nervose del nostro cervello.
Nello specifico, di quelle che si occupano di produrre dopamina, ma anche dei neurotrasmettitori deputate a numerose funzioni dell’organismo come ad esempio il movimento, il comportamento, il ritmo del sonno, l’umore e anche una fondamentale porzione cognitiva.
Tra i sintomi più rappresentativi proprio della sindrome di Parkinson, in particolare, dobbiamo senz’altro citare alcuni aspetti come ad esempio una maggiore rigidità nei propri movimenti, che appaiono dunque più lenti e soprattutto meno naturali. Ma anche un accentuarsi di fenomeni come tremori, perdita di equilibrio e soprattutto una particolare asimmetria proprio nella loro manifestazione. Ci sono però anche altri sintomi che potrebbero essere presi in considerazione, sebbene vengano spesso sottovalutati o ancora non vengano proprio presi in considerazione perché non considerati tra i cosiddetti “tipici”.
Si tratta, per la precisioni, di segnali più piccoli e meno rilevanti per quanto riguarda una possibile manifestazione proprio del morbo di Parkinson. Tra i possibili campanelli d’allarme di certo non possiamo ignorare la possibile perdita di espressività che dipende proprio da una nostra carenza di dopamina che provoca di conseguenza una maggiore rigidità dei nostri muscoli. Altrettanto significativa potrebbe essere un cambio nel tono della nostra voce, che comincia ad apparire via via sempre più confuso, o ancora un mutamento nella nostra sudorazione. Infine, troviamo anche sintomi come la pressione bassa, i problemi intestinali ma anche compromissioni nel funzionamento del senso dell’olfatto e del gusto.
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