Tappi attaccati alle bottiglie di plastica: il trucco fantastico per il risolvere il problema

Tappi anti smarrimento delle bottiglie di plastica: ecco un modo per non dover più combattere con questo piccolo problema quotidiano. 

Bottiglie
Tappi attaccati alla bottiglie, come risolvere (Cassanoweb.it)

Per un momento il mondo si è fermato. Un’istante il 9 giugno, in piena campagna per le europee, il partito della Lega pubblica un post propagandistico contro l’anti smarrimento dei tappi delle bottiglie di plastica. Da propaganda a meme, in un istante, ha invaso tutte le nostre chat, sminuendo, forse, un tema di molto più ampio spettro. Infatti oggi parliamo di alcuni metodi molto semplici per riuscire gestire i tappi delle bottiglie, cercando, però, di comprendere che queste scelte sono parte di un sistema molto più ampio che non riguarda solo i tappi.

Tappi e bottiglie di plastica: ecco come riuscire a gestire il problema

Tappi di plastica
Tappi di plastica: ecco come fare con i tappi anti smarrimento (Cassanoweb.it)

Questo tutorial smentirà ogni dubbio a tutti coloro che si sono ritrovati nelle difficoltà presentate dalla locandina presentata dal partito della Lega, cercando di semplificare la vita a tutti. Ci rendiamo conto delle difficoltà e anche tutto il mondo dei social si è reso conto di questo e quindi eccoci pronti per una soluzione. Idea che però non presenteremo subito ma vorremo prima spiegare perché questa situazione. Una contestualizzazione che ci permetta di comprendere al meglio le scelte e soprattutto perché uno sforzo così piccolo può fare la differenza per il nostro pienate.

Una delle questioni ambientali più pesanti che viviamo in questo periodo è l’invasione della plastica. Una situazione nella quale tutti gli ambienti naturali sono invasi da questo materiale, usato per una idea di consumo usa e getta, che non si degrada, anzi, si frantuma. Sì, perché la gravità non è solo nel quantitativo di plastica che invade i mari e gli ambienti naturali, provocando danni sostanziali all’ecosistema, ma anche dallo smembrarsi della plastica in microplastiche. Queste, infatti, con il degradarsi della plastica a causa del calore o dell’acqua, si frantuma in parti minuscole che entrano nel ciclo alimentare.

La lotta alla plastica: il progetto Europeo

Ecco quindi che ci ritroviamo le microplastiche nel pesce che mangiamo, negli animali e, soprattutto, nella acqua che beviamo e nell’aria che respiriamo. Una vera e propria invasione microscopica che ha visto ritrovamenti di microplastiche anche nella placenta di una donna incinta. Insomma, una situazione che sta presentando un conto che non sappiamo ancora quanto sia salato perché gli effetti sulla salute sono ancora in fase di studio.

In questa enorme crisi climatica che accumuna molti settori industriali, non solo i produttori di bottiglie, l’Europa cerca di mettere dei punti e salvaguardare l’ambiente. Ecco quindi che, quindi, si inizia a parlare di fast fashion, di oggetti consumabili, di purezza di cibo, acqua e, infine, del mondo usa e getta della plastica. Siamo nel 2019 quando l’Europa emana la direttiva SUP (Single Use Plastics) nella quale si legge il divieto di vendita entro il 2021 di tutti i prodotti usa e getta di plastica, come bicchieri, piatti e posate. All’interno di questa direttiva si parla anche dei tappi delle bottiglie.

Tappi e oggetti di plastica usa e getta: la direttiva europea

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Infatti l’Europa non ha solo bloccato i tappi delle bottiglie di plastica, ma ha costruito una direttiva completa che coinvolge vari fattori del mondo della plastica usa e gettaOvviamente se parliamo di prodotti come bicchieri o posate possiamo comprenderne i motivi senza sviscerare ulteriori informazioni, ma per quanto riguarda i tappi, perché è stato deciso che devono rimanere legati? Questa direttiva, infatti, impone questa regola alle aziende produttrici di queste bottiglie solo per le bottiglie inferiori ai 3 litri, che, normalmente, risultano le più consumate nel quotidiano.

I tappi sono nemici dell’ambiente. Sì, sembra una battuta ironica, ma è una dato di fatto. Infatti i prodotti come piatti, bicchieri o posate sono già un problema che si lega all’ambiente da un punto di vista produttivo e di spazzatura, ma per i tappi c’è un fattore in più. Infatti questi, secondo quanto riportato dagli studi che hanno portato alla scelta di questa direttiva, i tappi si disperdono facilmente nell’ambiente, arrivano velocemente agli ambienti naturali come mari e fiumi, data la loro semplicità e leggerezza. Proprio per questo tutti i tappi e i contenitori in plastica sono tra gli elementi più inquinanti della produzione della plastica.

Il tappo: tanto piccolo da essere pericoloso

Quindi, una scelta essenziale per l’ambiente e la produzione di questo tipo di prodotti che ha comportato, per forza di cose, un nuovo adattarsi della società. Così alcuni hanno deciso di farci il post per scrivere a caratteri cubitali “più Italia, meno Europa“, mentre altri si sono ingegnati. Ecco, quindi, alcuni metodi funzionali per riuscire a gestire il nostro rapporto con i tappi anti smarrimento.

La situazione più semplice la troviamo nei tappi che sono stati pensati per non rimanere semplicemente ancora legati, ma con un sistema che permetta di non disturbare l’utilizzo. Quindi vediamo, come nel video, parti che si separano e ci permettono di spostare il tappo o lingue di plastica che tengono fermo il tappo. Se non troviamo niente di tutto questo possiamo ingegnarci con qualcosa di ancora più semplice: girare il tappo. Quindi, aprire la bottiglia, prendere il tappo e girarlo di 180 gradi, così incastrandolo con il collo. Soluzioni funzionali per aiutare e prendere parte a questa battaglia per l’ambiente. In fondo è solo un tappo, possiamo farcela a gestire questo grande cambiamento.

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