Scontrini, non vanno buttati subito: per quanti anni è bene conservarli

Se di solito hai l’abitudine di buttare via gli scontrini dovresti smettere subito: bisognerebbe conservarli per diversi anni.

Quando si compra qualcosa viene sempre rilasciato lo scontrino dal commerciante, visto che si tratta di un documento fiscale che ha la funzione di attestare l’avvenuto pagamento di un acquisto effettuato in un negozio. In genere, la maggior parte delle persone, dopo avere ricevuto lo scontrino lo butta subito dopo. Oppure lo mette nel sacchetto o nel portafoglio per poi liberarsene una volta in cui arriva a casa.

Scontrini non vanno buttati subito
Ecco quanto tempo andrebbero conservati gli scontrini – cassanoweb.it

Gli unici casi in cui si tende a conservare volontariamente uno scontrino è quando esso è legato a un ricordo in particolare, per esempio se si tratta dello scontrino di una cena importante. Oppure di un acquisto che si vuole ricordare. In verità però, gli scontrini dovrebbero essere conservati. E alcuni di essi andrebbero tenuti anche per svariati anni, per cui, se si ha l’abitudine di buttarli bisognerebbe correggerla e cambiarla il prima possibile.

Conservare gli scontrini: ecco per quanti anni andrebbero tenuti

Conservare gli scontrini è un’abitudine che potrebbe risultare abbastanza noiosa, visto che è difficile riuscire a tenerli tutti in ordine e catalogarli in modo tale da poterli trovare in fretta nell’eventualità in cui servissero. In alcuni casi, però, è necessario conservare tutte le ricevute di pagamento per lunghi periodi. In modo tale da poter evitare contestazioni da parte dei creditori e al tempo stesso per sfruttare delle agevolazioni fiscali.

Scontrini per quanti anni conservarli
E tu sapevi che gli scontrini andassero conservati? – cassanoweb.it

Per quanto riguarda gli scontrini in particolare, essi andrebbero conservati per almeno due anni, in modo tale da poterli utilizzare nel caso in cui il prodotto che si è acquistato venga venduto anche con una garanzia. Che tendenzialmente dura per l’appunto due anni. Nel caso invece in cui si abbiano degli scontrini che riguardano i farmaci detratti dalla dichiarazione dei redditi l’ideale sarebbe tenerli per almeno 5 anni. Lo stesso vale per le ricevute del pagamento di bollette relative ad utenze, spese (come quelle condominiali), mutui e affitti, ma anche tasse varie (tari e imu, per fare un esempio). 

In genere, in questi casi, sono necessari gli scontrini originali, per cui non è detto che le copie possano valere comunque in ogni caso. Visto anche che col tempo l’inchiostro che viene utilizzato per gli stessi tende a sbiadire. L’ideale, al contempo, sarebbe sempre eseguire delle fotocopie in modo tale da essere sicuri di non perdere questo tipo di documento. Inoltre sarebbe meglio conservarli all’interno di alcune bustine trasparenti in modo tale da per rallentare tutti i processi che li fanno rovinare. Di conseguenza, in caso di qualsiasi problematica o necessità si potrà recuperare facilmente lo scontrino e utilizzarlo per poter risolvere il disguido.

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