Quando non è subita, la solitudine è una condizione che solo un determinato tipo di persone può apprezzare fino in fondo: ecco quali.
L’essere umano è un animale sociale. Vi sono studi e trattati di qualsiasi genere, non ultimi psicologici e filosofici sul punto. Ma questo non significa che non possa amare anche un po’ di sana solitudine. Ci sono tante persone che amano stare da sole e questo accade per un determinato motivo.
![Solitudine, persone](https://www.cassanoweb.it/wp-content/uploads/2023/09/Solitudine-24.9.2023-cassanoweb.jpg)
Nella società in cui viviamo, in cui, anche a distanza, siamo iperconnessi, è anche difficile parlare di vera e propria solitudine. Ma, al netto di tutto questo, vi sono persone che amano stare sole con loro stesse, senza avere qualcuno intorno. Attenzione, non è una solitudine subita, ma ricercata, anche se il pensiero comune guarda spesso con una certa diffidenza questo tipo di gente.
Ma, a guardare con attenzione l’animo umano, non dobbiamo considerare le persone con queste peculiarità “sbagliate” e se siamo noi stessi a pensarla così, non dobbiamo pensare di avere delle mancanze di qualsiasi natura. Amare stare da soli, con sé stessi, magari nel silenzio, non significa avere alcun tipo di difficoltà a relazionarsi con il prossimo, ma ha un’unica, chiara motivazione. Ecco quale.
Ecco perché ad alcune persone piace stare da sole
Il solitario volontario, in realtà, non è affatto una persona arida, che non riesce a stare con gli altri o che guarda gli altri dall’alto in basso, come invece qualcuno vorrebbe far credere. Al contrario, invece, chi ama la solitudine, chi riesce a star bene con sé stesso è una persona maggiormente sensibile, maggiormente empatica. Negli anni, questo tipo di persone hanno imparato ad apprezzare questa situazione che, invece, ha ancora uno stigma sociale.
![Persone solitarie](https://www.cassanoweb.it/wp-content/uploads/2023/09/Solitudine-24.9.2023-cassanoweb-2.jpg)
Le persone che amano stare sole non stanno sole e basta. Non abusano di questa condizione: sono capaci di stare in mezzo alla gente, ma quando rimangono con sé stessi è perché vogliono farlo. Così facendo, riusciranno ad apprezzare meglio i momenti di compagnia, perché quelli di solitudine hanno già imparato a valorizzarli.
Ovviamente, come abbiamo accennato, da questo tipo di ragionamento è escluso chi la solitudine la subisce. In quel caso, quando rimanere soli non è una scelta personale, ma, anzi, qualcosa che vorremmo rifuggire, il rischio di star male, di soffrire oltremodo, è altissimo. In questi casi, dunque, vi suggeriamo di non lasciarvi andare e di non rifiutare l’aiuto, che può arrivare dagli altri, ma anche da un adeguato percorso psicoterapeutico.