Rottamazione quater, nuova data entro cui mettersi in regola: cosa dice il Decreto Milleproroghe

Il decreto Milleproroghe ha fissato una nuova data per sfruttare la Rottamazione quater e quindi mettersi in regola entro il termine ultimo.

Si tratta di una scadenza che coinvolge un po’ tutti i contribuenti, senza contare anche l’ulteriore periodo di tolleranza di cinque giorni che è stato dato a beneficio delle condizioni di pendenza dei cittadini. Tante novità nel Decreto ma anche delle nuove possibilità.

Decreto Milleproroghe Rottamazione Quater
Rottamazione quater, cosa fare (cassanoweb.it)

L’Agenzia delle Entrate ha specificato qual è il limite ultimo per procedere al pagamento ma anche qual è la data ordinaria per il versamento della rata di febbraio e quindi lo slittamento massimo che viene concesso in questo senso.

Rottamazione quater, la nuova data per mettersi in regola

La nuova scadenza è già in programma quindi vuol dire che tutti coloro che risultano “decaduti”, ovvero chi non ha rispettato i termini previsti, potrà beneficiare di questo nuovo slittamento per saldare la propria posizione e avere, oltre alla solita tolleranza di cinque giorni, anche una modifica vera e propria alla data effettiva.

La nuova data da considerare è il 15 marzo, quindi oltre quella ultima che era fissata a fine febbraio. I termini per il versamento della Rottamazione quater chiaramente sono ormai decisi e vanno rispettati entro questi termini per non perdere il beneficio connesso. Con questa possibilità, infatti, tutti i contribuenti potranno avere un’agevolazione per quanto concerne la riscossione del periodo compreso tra il 1° gennaio 2000 e il 30 giugno 2022.

Rottamazione quater mettersi regola
Come mettersi in regola con la Rottamazione quater (cassanoweb.it)

Introdotta dalla Legge di Bilancio viene considerato uno strumento di tregua fiscale. Un supporto per i cittadini che potranno in questo modo saldare le proprie posizioni senza dover procedere con spese aggiuntive, sanzioni, interessi. E quindi ottenendo un grande risparmio in termini pratici.

Sono circa tre milioni di contribuenti che hanno accesso alla domanda. Alcuni hanno preferito optare per una sola soluzione mentre altri hanno scelto un piano rateale. Il mancato pagamento delle rate o comunque il pagamento in ritardo può comportare un problema, quindi ovviamente bisogna tenersi aggiornati sul piano di pagamento. Pena la decadenza della definizione agevolata raggiunta.

Quindi, ricapitolando: con il piano rateale la scadenza prevista era del 28 febbraio, ora sarà attuata al 15 marzo. I contribuenti che non sono in regola, anche con un piano rateale, dovevano versare la prima rata entro il 31 ottobre, la seconda entro fine novembre (slittata poi a dicembre) e la terza entro febbraio (anche in questo caso si slitta al 15 marzo). Tutti i contribuenti che risiedono in zone colpite dalle alluvioni avranno lo stesso beneficio.

Impostazioni privacy