Agenzia delle Entrate, italiani tempestati di lettere d’avviso: il motivo

Perché sta arrivando una valanga di lettere di avviso da parte dell’Agenzia delle Entrate? Scopriamo i motivi di questa situazione.

In questi giorni sono segnalate numerosissime lettere di compliance dell’Agenzia delle Entrate a miglia di contribuenti. Queste comunicazioni sono avvisi che il Fisco invia ai contribuenti in posizioni non chiare che devono essere risolte in maniera tempestiva. Si tratta quindi di segnalazioni di rilievo da non sottovalutare.

lettera avviso dal fisco
Lettera di compliance, sorpresa sgradita dall’Agenzia Entrate – cassanoweb.it

In altre parole sono degli avvisi che l’Agenzia delle Entrate invia ai contribuenti, in genere attraverso la spedizione via PEC (Posta elettronica certificata) se presente o per posta ordinaria, per evidenziare un sospetto di posizione da regolarizzare, spesso sulla base dei dati posseduti proprio dal Fisco. Ma vediamo nel dettaglio cosa sono le comunicazioni che stanno arrivando.

Lettere di compliance, ecco le cause

Come accennato queste comunicazioni sono indirizzate a contribuenti per segnalare dati discrepanti nelle dichiarazioni dei redditi presentate, in questo caso coinvolte quelle del 2020. L’Agenzia sta chiedendo chiarimenti su redditi da lavoro subordinato e autonomo o da contratti di locazione non dichiarati.

Le comunicazioni contengono l’invito all’auto-regolarizzazione tramite mediante la presentazione di una dichiarazione integrativa e versando le eventuali maggiori imposte con una sanzione ridotta. Nelle lettere vi è un’indicazione abbastanza generica del reddito da integrare. Infatti le informazioni dettagliate si trovano nella sezione “l’Agenzia scrive” del cassetto fiscale del contribuente sul sito del Fisco.

lettera avviso Agenzia entrate con precompilata
Dichiarazione integrativa da compilare – cassanoweb.it

Se nel confronto tra i dati in possesso dell’Agenzia e quelli del contribuente ci fossero realmente delle differenze, è possibile sanare la posizione mediante il ravvedimento operoso, con una dichiarazione integrativa per le imposte in più da versare, gli interessi e la sanzione per infedele dichiarazione ridotta.

La sanzione è pari al 15 per cento dell’imposta dovuta in più, mentre raggiunge il 30 per cento in caso di redditi da locazioni in regime di cedolare secca dichiarati solo in parte (il 40 per cento in caso di redditi non dichiarati totalmente). Si possono anche fornire chiarimenti, se si ritiene che i dati in possesso all’Agenzia non siano corretti.

Si deve, in questa eventualità, fornire la documentazione di prova necessaria e presentare la documentazione all’interno della sezione apposita all’interno del CIVIS, nell’area riservata del sito dell’Agenzia. Il servizio di comunicazione mette a disposizione per diverse categorie di contribuenti (redditi da lavoro subordinato e pensionati) anche la dichiarazione integrativa precompilata.

Negli altri casi l’Agenzia fornisce un prospetto per la preparazione della dichiarazione integrativa. Purtroppo la materia risulta abbastanza complessa per chi non ha dimestichezza con la materia fiscale e i modelli di dichiarazione. Quindi sarà difficile l’autogestione della procedura per alcuni contribuenti che dovranno ricorrere a professionisti del settore.

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