Il Bonus Psicologo torna a fare capolino: come si deve fare per poterlo richiedere e chi sono le persone che possono accedervi?
Si torna a parlare del bonus psicologo, il contributo che in passato è stato utile per moltissime persone e che torna ad essere realtà per coloro che ne hanno bisogno. Partiamo dal presupposto che la domanda può essere presentata dal 18 marzo fino al 31 maggio 2024.
Ad avere reso ufficiali le date è stato il sito dell’Inps che ha pubblicato la circolare, specificando che le domande che hanno a che fare con l’anno 2024 e con gli anni successivi, saranno poi rese note con dei messaggi specifici.
Ad ogni modo, il beneficio può arrivare fino a 50 euro per ogni seduta e l’importo complessivo che si può avere cambia a secondo delle fasce e dall’ISEE. Quindi con un valore Isee inferiore a 15 mila euro è di 1.500 euro per ogni beneficiario; con un valore Isee tra i 15 mila e i 30 mila euro è di mille euro; con un valore Isee oltre 30 mila e non superiore a 50 mila euro è di 500 euro.
Bonus Psicologo: chi lo può richiedere e come presentare la domanda?
Quindi, una volta capito che anche per il 2024 sarà possibile avere accesso al bonus psicologo, quello che resta da fare è comprendere quali sono gli step da seguire e chi ha le carte in regola per potere ottenere il servizio.
Cominciamo dicendo che il bonus è destinato ai cittadini che hanno sostenuto o vogliono sostenere delle spese per sessioni di psicoterapia presso degli specialisti privati che però devono essere iscritti, in modo regolare, all’albo degli psicoterapeuti e all’albo degli psicologi. I cittadini in questione dovranno avere un ISEE non superiore ai 20mila euro. Il contributo finale sarà, come accennato prima, del 50% delle spese sostenute.
La domanda, per potere accedere al servizio, deve essere presentata in maniera telematica, accedendo al servizio “Contributo sessioni psicoterapia” attraverso il portale web. E utilizzando l’apposito servizio on line dal sito Inps e accessibile direttamente dal cittadino tramite Spid di livello 2 o superiore, Carta di identità elettronica (Cie) 3.0 o Carta nazionale dei servizi (Cns); o attraverso il contact center integrato.
Una volta portato a termine tutto il procedimento non si deve fare altro che aspettare: l’Inps dopo il 31 Maggio farà delle graduatorie che saranno distinte per Regione e Provincia di residenza, facendo sempre riferimento all’ISEE. Queste graduatorie saranno valide fino all’esaurimento dei fondi stanziati per l’anno a cui si fa riferimento. In seguito, sarà sempre l’Inps a provvedere alla rimunerazione di quello che è stato speso per la seduta e ufficializzato dalla fattura.