200 € al mese in più sul proprio stipendio: ecco quali sono le categorie che possono beneficiare di questo importante contributo. I dettagli.
Molte imprese forniscono ai loro dipendenti i buoni pasto, ossia dei benefit fondamentali nel contesto lavorativo. Questo consente agli impiegati di poter coprire economicamente il lato dei pasti durante l’orario di lavoro. Occorre premettere che non è la norma, ma dipende da azienda in azienda.
Sono davvero molteplici le domande a riguardo, come ad esempio qualora fosse presente una mensa all’interno dell’azienda, si potrebbe usufruire lo stesso dei buoni pasto? Qual è la differenza tra quelli cartacei, elettronici o digitali? Che valore hanno?
Buoni pasto: cosa sono? La differenza tra quelli cartacei, elettronici e digitali. Chi può usufruirne
Di seguito proviamo a fare chiarezza e risponde a tutte le domande inerenti i buoni pasto. Quali le aziende che li erogano, il valore degli stessi e come possono essere usufruiti. Importanti dettagli sulla loro funzionalità e su tutti i vantaggi. Come accennato precedentemente, i buoni pasto (o ticket restaurant) sono dei particolari voucher che vengono utilizzati dai dipendenti sia pubblici che privati per pagare il pasto durante le ore lavorative. Attualmente sono disponibili sia in forma cartacea, elettronica o digitale e vengono erogati direttamente dall’azienda come pacchetto retributivo.
Grazie a questo importante aiuto, i lavoratori possono consumare ed acquistare il pranzo in tutti gli esercizi convenzionati inclusi anche ristoranti, bar e supermercati. In passato era il ticket cartaceo ad essere il formato più comune, ma con il passare degli anni si è optato per erogare delle carte prepagate che hanno la funzione funzione simile ad una carta di debito. Con l’avvento della tecnologia, invece, si è passato al digitale e quindi all’utilizzo mediante applicazione.
Si tratta di un’aspetto molto importante del rapporto tra azienda e dipendente che viene regolamentato dalla legislazione italiana. Per l’acquisto di cibo e bevande è possibile consumare un massimo di 8 ticket restaurant al giorno. Che possono avere un valore tra i 2 e i 10 euro. Soffermandosi sempre sulla questione aziendale, quest’ultima non è obbligata fornire i voucher ai suoi dipendenti – fatto eccezione che il tutto venga inserito all’interno del CCNL.
Pur tuttavia, molti datori scelgono di offrire questo beneficio ai propri dipendenti anche come forma di premio. Non di rado, infatti, contribuisce a rendere anche l’ambiente di lavoro molto più positivo. A proposito di ambiente di lavoro, sorge spontaneo domandarsi se i buoni pasto possono essere usufruiti anche di coloro i quali lavorano in smart working? Attualmente la normativa non si è espressa, ragion per cui anche in questo caso la piena libertà spetta alle regole interne dell’azienda.