Il Governo italiano vende i gioielli di famiglia per ridurre il debito?

Cosa potrebbe accadere alle azioni ENI dopo che è circolata la notizia di una vendita del 4% del capitale da parte dello Stato Italiano per ridurre il debito?

L’anticipazione riportata da Bloomberg

Il Governo italiano sta valutando la vendita di fino al 4% delle azioni di Eni dopo il completamento del piano di buyback, che consiste nell’acquisto di azioni proprie da parte dell’azienda, previsto entro aprile 2024. L’obiettivo è raccogliere circa 2 miliardi di euro per ridurre il debito. L’informazione è stata riportata dall’agenzia Bloomberg, che cita fonti vicine alla vicenda. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze detiene attualmente il 4,7% delle azioni di Eni, mentre Cassa Depositi e Prestiti ne possiede il 27,7%.

Il completamento della seconda tranche di buyback consentirebbe al Governo di salire di quota e, successivamente, procedere con la cessione, pur mantenendo il controllo. Il programma di privatizzazioni, mirante a ridurre l’indebitamento pubblico italiano, è stato delineato nella Nota di Aggiornamento al Def, con l’obiettivo di privatizzare circa l’1% del PIL entro il 2026, pari a circa 20 miliardi di euro. La mossa di anticipare il buyback è vista come un segnale positivo per il mercato finanziario.

Le raccomandazioni degli analisti

Secondo gli analisti il prezzo obiettivo medio a un anno mostra una sottovalutazione superiore al 20%, mentre il rating medio, considerando i report degli ultimi tre mesi, è Compra.

Il Governo italiano vende i gioielli di famiglia per ridurre il debito? Cosa dice il grafico di ENI?

È da ottobre che le quotazioni delle azioni del cane a sei zampe stentano sul Ftse Mib. Come si vede sul grafico le quotazioni si stanno muovendo all’interno di uno stretto trading range individuato dai livelli 14,49 € e 15,405 €.

L’aspetto interessante è che entrambi i livelli rappresentano un supporto/resistenza chiave per la proiezione rialzista (linea tratteggiata) e ribassista (linea continua) che al momento si stanno contendendo il futuro di ENI.

Una chiusura settimanale esterna a uno dei due livelli indicati potrebbe favorire la ripresa di un movimento direzionale secondo gli scenari mostrati in figura.

Le informazioni, i calcoli di probabilità e le previsioni presenti negli articoli hanno carattere esclusivamente informativo e non rappresentanùo in alcuno modo un’indicazione operativa.

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