Il Superbonus si salva ma solo per determinate spese, la novità in arrivo

Superbonus 110%: proroga fino al 2025, ma con aliquote ridotte e interventi selettivi

Come anticipato, è innegabile che tale riduzione potrebbe avere un impatto negativo sulla domanda di lavori di riqualificazione energetica e messa in sicurezza antisismica. La stessa potrebbe comunque portare a un aumento degli interventi, rispetto alla situazione attuale, in cui la misura è in scadenza alla fine del 2022. Ma non si esclude la possibilità che possa portare a un rallentamento della domanda di lavori di riqualificazione energetica e messa in sicurezza antisismica, almeno nel breve termine. Per le spese sostenute dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2025, l’aliquota sarà ridotta al 70% per numerosi interventi come quelli relativi all’ isolamento termico delle superfici opache, di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con impianti centralizzati per il riscaldamento.

Mentre, per le spese sostenute dal 1° gennaio 2026, l’aliquota sarà ulteriormente ridotta al 65% per gli stessi interventi. In particolare, la riduzione dell’aliquota al 70% per gli interventi di isolamento termico delle superfici opache potrebbe rendere meno conveniente la realizzazione di questo tipo di intervento, che è uno dei più costosi. Occorre poi considerare un ulteriore elemento: la proroga del Superbonus diventa selettivo.

Si tratta di una scelta volta a garantire che gli interventi siano realmente efficaci nel migliorare l’efficienza energetica e la sicurezza degli edifici. Sul punto, la bozza di legge di bilancio 2023 prevede che gli interventi per i quali si può usufruire del Superbonus siano limitati a quelli che contribuiscono in modo significativo al miglioramento delle prestazioni energetiche e antisismiche dell’edificio.

In particolare, per gli interventi di isolamento termico delle superfici opache, è previsto che il miglioramento dell’efficienza energetica deve essere pari almeno al 25%. Per gli interventi di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale, è previsto che gli impianti debbano essere di classe energetica A o superiore. Mentre, per gli interventi di installazione di impianti fotovoltaici, è previsto che la potenza installata sia pari almeno al 30% della potenza nominale dell’impianto di climatizzazione invernale.