Cibo gratis 2024, il governo conferma un sussidio introdotto nel 2023, una misura di contrasto alla povertà e contro lo spreco alimentare.
Una buona notizia per tutti coloro che si trovano in grave difficoltà economica. Il governo, già dallo scorso ottobre, ha confermato un sussidio introdotto nel 2023 come misura di sostegno per coloro che si trovano in povertà estrema e che serve anche per limitare lo spreco di cibo. Si tratta del Reddito alimentare, scopriamo di cosa si tratta e come funziona.
Il Reddito alimentare è stato confermato anche per il prossimo anno, con la Legge di Bilancio 2024. Si tratta di una forma di sostegno alle persone che si trovano in una condizione di povertà assoluta e consiste nella distribuzione di cibo gratis.
Di seguito trovate i dettagli su come viene distribuito gratuitamente il cibo alle persone povere e in che cosa consiste nello specifico il Reddito Alimentare. Ecco tutto quello che bisogna sapere.
Con il Reddito alimentare, confermato anche per il prossimo anno, viene distribuito cibo gratis alle persone in povertà assoluta. Oltre ad aiutare chi è in grave difficoltà economica, questo strumento permette di evitare inutile spreco di cibo. Infatti, con il Reddito alimentare vengono distribuiti gratuitamente ai bisognosi dei pacchi alimentari che contengono cibo invenduto della grande distribuzione, che altrimenti andrebbe gettato nei rifiuti. Negozi e supermercati donano i loro prodotti alimentari invenduti, a favore delle persone in gravi difficoltà.
Per prodotti alimentari invenduti si intendono tutti quei cibi che i supermercati buttano via a fine giornata perché troppo vicini alla scadenza o perché hanno confezioni rovinate, ma sono ancora buoni da mangiare. Grazie alla donazione di questi prodotti ai poveri si evita anche di sprecare cibo ancora adatto al consumo.
I soggetti che hanno diritto di ricevere i pacchi alimentari gratuiti sono individuati in appositi elenchi dei Comuni capoluogo delle Città Metropolitane, dove vive solitamente la maggior parte delle persone in gravi difficoltà e dove nel 2023 è partita la sperimentazione del Reddito alimentare che avrà la durata di tre anni. Gli elenchi delle persone in povertà assoluta sono compilati dalle organizzazioni del terzo settore che operano sul territorio, dai servizi sociali territoriali competenti e dalle altre organizzazioni locali operanti nel Fondo di aiuti europei agli indigenti (Fead).
Il Reddito alimentare viene corrisposto sulla base di progetti presentati dai Comuni capoluogo delle città metropolitane, individuati a seguito di un avviso non competitivo a cura della Direzione Generale per la Lotta alla povertà e per la programmazione sociale del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali. I progetti prevedono il coinvolgimento degli enti del Terzo Settore, in particolare quelli che aderiscono al programma Fead, e la partecipazione degli esercizi commerciali che doneranno i prodotti invenduti.
La misura, finora, non ha trovato attuazione poiché non è stato ancora pubblicato l’avviso della Direzione Generale per la Lotta alla povertà del Ministero del Lavoro per dare il via ai progetti comunali.
Se ne riparla, dunque, nel 2024. Una volta attivato, il Reddito alimentare prevede che gli aventi diritto possano fare richiesta dei pacchi alimentari gratuiti tramite apposita app su smartphone oppure rivolgendosi direttamente ai Comuni, per pensionati o soggetti non autosufficienti. Nel primo caso, i pacchi alimentari saranno prenotati tramite l’applicazione e poi ritirati presso i centri di distribuzione individuati dai Comuni. Nel secondo caso, invece, saranno consegnati direttamente a casa delle persone fragili.
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