Sei proprietario di un immobile? Preparati agli aumenti delle tasse sulla casa. Ecco cosa dovrai pagare in più per il 2024.
Tra poco arriverà il 2024 e, per quanto riguarda le tasse, la notizia appena arrivata non ci migliorerà certamente l’umore! La Legge di Bilancio, che dovrebbe essere approvata tra qualche giorno, non ci porta buone novità per quello che riguarda le nostre case. Ci saranno aumenti sulla tassazione e, anche se rimarranno attivi vari bonus fiscali, alcuni saranno ridotti o eliminati del tutto. Il Governo da una parte vuole aiutare le famiglie italiane in difficoltà ma dall’altra ha bisogno di introiti fiscali per mandare avanti i servizi per i cittadini e, si sa, la coperta è corta!
Certo, le tasse sulla casa sono molto invise! La maggior parte di noi fa molta fatica a comprare una casa per viverci o anche una seconda casa per affittarla e fare reddito, visto che gli stipendi sono bassi ormai da molto tempo e l’inflazione invece aumenta ma chiaramente le tasse bisogna pagarle nessuno lo mette in dubbio! Vediamo nel concreto cosa succederà riguardo la tassazione e i bonus per gli immobili nel 2024.
Tra poco verrà approvata la Legge di Bilancio 2024 e già sappiamo che, per quanto riguarda la casa, ci saranno vari aumenti sulla tassazione e qualche novità anche sui bonus relativi. La prima cosa da dire è sulla cedolare secca: il Governo ha stabilito un aumento solo sugli affitti brevi, quelli di un mese al massimo. Resta fortunatamente invariata al 21% per l’affitto di una casa mentre se ne possediamo due, la seconda affittata avrà una cedolare secca del 26%.
Altra novità riguarda l’IMU, tassa che abbiamo pagato quest’anno in acconto a giugno e in saldo a dicembre ma alcuni comuni, hanno aumentato l’aliquota con cui si calcola la tassa e che varia da comune a comune e, per motivi burocratici, non sono riusciti ad inserirla nell’anno in corso quindi 211 comuni italiani chiederanno una terza rata IMU ai proprietari di case da pagare entro febbraio. Sempre riguardo l’IMU, la legge prevede che gli enti non commerciali, come la Chiesa, non debbano pagare l’IMU se gli immobili affittati non sono destinati al profitto economico.
Per agevolare le famiglie numerose, lo Stato ha introdotto una forma di aiuto: per i nuclei con tre figli, si può richiedere un mutuo per la casa portando la garanzia dello Stato per l’80% del prestito, il requisito ISEE deve essere di 40000 euro. Per quanto riguarda i bonus fiscali, resteranno il sisma bonus, per la messa in sicurezza delle case in zona sismica, il bonus barriere architettoniche e il bonus mobili che però vedrà una riduzione; il tetto massimo per l’acquisto di mobili in fase di ristrutturazione sarà 5000 euro invece che 8000.
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