Pensione anticipata Dini a 64 anni: come sfruttarla subito

Grazie alla riforma Dini puoi andare in pensione a soli 64 anni anziché a 67. Vediamo insieme i requisiti da soddisfare. 

La pensione Dini è una misura poco conosciuta ma che può agevolare molti lavoratori. Infatti, grazie ad essa, si può accedere alla pensione a soli 64 anni anziché a 67.

In pensione a 64 anni
Puoi andare in pensione a 64 anni con la legge Dini/ Cassanoweb.it

Andare in pensione 3 anni prima rispetto a quanto ha stabilito la legge Fornero, è il sogno di gran parte dei lavoratori che vorrebbero godersi un po’ di più il proprio tempo e la propria famiglia. La legge Fornero del 2011, infatti, ha portato l’età pensionabile a 67 anni. Ma per andare in pensione a 67 anni è necessario avere almeno 20 anni di contributi, altrimenti si dovrà continuare a lavorare.

Non solo: fino alla fine del 2023 per andare in pensione a 67 anni è necessario anche aver maturato un assegno previdenziale pari almeno a 1,5 volte l’importo dell’Assegno sociale. Requisito, quest’ultimo, che non esisterà più a partire dal 2024. Tuttavia c’è una misura poco conosciuta che può permettere a molti di smettere di lavorare già a 64 anni e con pochi contributi: si tratta della legge Dini.

Come andare in pensione a 64 anni

La legge Dini è poco conosciuta e poco utilizzata anche perché richiede requisiti piuttosto stringenti. Tuttavia è una vera e propria salvezza per molti lavoratori in quanto permette di andare in pensione a soli 64 anni e con pochi contributi.

In Italia le misure di pensione anticipata non mancano, ma tutte chiedono di aver maturato tanti anni di contributi. Ad esempio con Quota 103 si può accedere alla pensione già a 62 anni ma bisogna avere almeno 41 anni di contributi. Requisito che può soddisfare solo chi ha iniziato a lavorare molto giovane.

pensione anticipata cosa c'è da sapere
In pensione in anticipo con la legge Dini: quali sono i requisiti – cassanoweb.it

Grazie alla legge Dini, invece, si può andare in pensione a 64 anni e con appena 20 anni di contributi. Una vera opportunità anche per chi ha iniziato tardi a lavorare in modo stabile. Tuttavia, ci sono dei requisiti da soddisfare per poter fruire di questa misura. Il primo requisito riguarda l’importo della pensione stessa. Fino alla fine del 2023, per poter andare in pensione a 64 anni con 20 anni di contributi, è necessario avere maturato un assegno previdenziale pari almeno a 2,8 volte l’importo del trattamento minimo dell’Inps. Dal 2024 la soglia cambierà e diventerà la seguente:

  • 3 volte l’importo del trattamento minimo dell’Inps per gli uomini e le donne senza figli;
  • 2,8 volte l’importo del trattamento minimo per le donne con un figlio;
  • 2,6 volte l’importo del trattamento minimo per le donne con due o più figli.

Ma non basta: c’è un altro requisito fondamentale da soddisfare. Per poter accedere alla pensione in anticipo con questa misura bisogna essere dei “contributivi puri”: cioè bisogna aver iniziato a versare i contributi dal 1996 in avanti, cioè dopo l’entrata in vigore della riforma Dini che ha segnato il passaggio dal sistema di calcolo retributivo a quello contributivo.

 

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