Una forma di sostegno concreta rivolta ai nuclei familiari che hanno un figlio piccolo. Quali sono i dettagli del Bonus bebè e chi può riceverlo?
Si parla tanto di misure di sostegno alla natalità ed i bonus rappresentano sicuramente una forma di supporto concreta. Chiaramente la finalità principale è incentivare le coppie desiderose di avere un figlio a non doversi preoccupare, in via prioritaria, delle spese connesse alla nascita di un bimbo, grazie ad agevolazioni economiche che verranno loro incontro accompagnandoli nei primi anni di vita.
Ma non solo, perché come ormai in tantissimi sanno esiste anche l’Assegno Unico che fornisce una preziosa forma di aiuto a partire dal settimo mese di gravidanza e fino al 21esimo anno di età. La misura che però di seguito andiamo ad analizzare è meno nota: è una ‘particolare’ forma di Bonus Bebè. Scopriamo dunque in che cosa consiste e a chi è rivolta.
Prima di entrare nel merito della misura, è bene ricordare che accanto ai bonus di valenza nazionale possono esistere agevolazioni e sussidi anche di carattere locale, limitati dunque ad uno specifico territorio. È infatti nel pieno potere delle regioni, ma anche dei comuni decidere se effettuare erogazioni di denaro in tal senso. Ed è il caso del Bonus Bebè 2023 che un comune italiano ha concretizzato per fornire alle famiglie con bambini nati nel corso dell’anno un contributo ad hoc. Accade a Galati Mamertino, piccolo paese di poco più di 2000 abitanti della città metropolitana di Messina, in Sicilia: questa forma di sostegno era già prevista in passato ed è stata riproposta anche nel 2023 con il requisito di nascita del figlio entro il 31 dicembre 2023.
Per ogni famiglia è previsto un bonus di 500 euro, verificando a priori i requisiti e le modalità per richiederlo sul sito ufficiale del comune o presso l’Ufficio Servizi Sociali. L’iniziativa, come confermato dal primo cittadino Vincenzo Amadore non ha “nulla a che fare con quella in atto, con la Legge di Bilancio”. Si tratta di un contributo aggiuntivo erogato nello specifico ai galatesi “a supporto della genitorialità”. Ed è, come confermato dall’amministrazione, “slegata da parametri utilizzati in altri contesti come l’Isee”. Il sindaco infatti, nel ricordare che la nascita di un figlio rappresenta uno dei “momenti più belli della vita”, ci ha tenuto a sottolineare che di questi tempi “possedere una casa o poter contare su due stipendi non significa, per forza di cose, non necessitare di un aiuto”.
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