Il Governo ha annunciato che per il prossimo anno, grazie al Bonus busta paga, le retribuzioni aumenteranno fino a 460 euro.
Anche per il prossimo anno i contribuenti potranno contare sul taglio del cuneo fiscale e, di conseguenza, su interessanti incrementi delle buste paga. Si tratta di un’operazione che, però, richiede la predisposizione di un’ingente somma di denaro, stimata in circa 10 miliardi di euro.
La Premier, Giorgia Meloni, ha garantito che i fondi verranno stanziati, per agevolare le famiglie colpite dall’aumento dell’inflazione e dei prezzi delle materie prime. L’obiettivo dell’Esecutivo è, dunque, il mantenimento dello sgravio contributivo già vigente, corrispondente al 7% per le retribuzioni fino a 1.923 euro e al 6% per le retribuzioni fino a 2.692 euro.
Di conseguenza, nel 2024 i contribuenti riceveranno uno stipendio molto più ricco, considerando che, fino a luglio 2023, lo sgravio contributivo era pari al 2% e al 3%. Ma qual è la reale differenza rispetto all’anno in corso e quanto percepiranno in più i lavoratori, con le nuove percentuali del 6% e del 7%?
Lo sgravio contributivo è un’agevolazione consistente nella riduzione dell’aliquota di contributi che devono essere versati dai lavoratori. Nel 2023, è stato attuato in due fasi: una prima, in cui la riduzione era del 2%, per le retribuzioni minori di 2.692 euro e del 3%, per le retribuzioni minori di 1.923 euro, e una seconda fase, dal luglio, con una riduzione del 6% e del 7%. Per la tredicesima, invece, si applica la percentuale del 2% e del 3%.
Perché questa manovra ha comportato un incremento delle buste paga? Evidenziamo che sul risparmio derivante da una minore aliquota contributiva viene applicata una tassazione superiore. L’IRPEF e le addizionali, infatti, si determinano sull’imponibile lordo al netto di contributi. Di conseguenza, se i contributi diminuiscono, l’imponibile cresce e l’ammontare delle tasse è superiore.
Complessivamente, l’incremento degli stipendi netti sarà di 864,23 euro, suddiviso in 13 mensilità, per i redditi fino a 25 mila euro, o di 821,92 euro, per i redditi fino a 35 mila euro.
Nel 2024, le retribuzioni nette saranno ancora più alte perché lo sgravio contributivo sarà del 6% e del 7% per l’intero anno. I contribuenti riceveranno una busta paga incrementata di un’ulteriore somma, che va da 179,69 euro a 459,36 euro.
Si tratta di cifre da non sottovalutare, soprattutto in questo determinato momento storico. Anche perché la riconferma dello sgravio per il prossimo anno non è stata una scelta facile e ha comportato il sacrificio di altre attese riforme (come quella delle pensioni).
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