Chi non ha contributi perché non ha mai lavorato prenderà l’assegno pensione ogni mese?

Scopriamo se pur non avendo mai versato contributi sia concessa una pensione al raggiungimento dei 67 anni. 

Quali trattamenti sono concessi a chi non ha mai lavorato e, dunque, non ha contributi da utilizzare per il pensionamento?

La pensione senza contributi esiste?
Si può avere la pensione senza contributi? (Cassanoweb.it)

In pensione vanno le persone che hanno maturato contributi durante la propria vita. Il sistema previdenziale italiano, infatti, si basa proprio sugli anni di contribuzione per ottenere un trattamento mensile a vita. Servono 20 anni di contributi per la pensione di vecchiaia, 42 anni e dieci mesi per la pensione anticipata ordinaria, 41 anni per Quota 103 e così via. Il numero minimo è 5 anni di contributi che sono utili per il pensionamento a 71 anni di età.

Se non si hanno questi cinque anni di contribuzione versati all’INPS che possibilità si hanno di avere una pensione? Le possibilità sono nulle ma non bisogna disperare. Ci sono altre misure che lo Stato ha ideato per supportare i cittadini in difficoltà economica o con problemi di salute importanti. Si tratta di trattamenti di sostegno rivolti a chi non può mantenersi da solo.

Quali sono le misure concesse a chi non ha contributi

La misura concessa a chi non ha lavorato e versato contributi e si trova in una situazione di bisogno è l’Assegno sociale. Parliamo di un beneficio rivolto a chi compie 67 anni, risiede in Italia e ha un reddito personale inferiore a 6.542,51 euro oppure a 13.085,02 euro se coniugato.

Senza contributi non c'è pensione
Senza contributi non c’è pensione. Le alternative (Cassanoweb.it)

Nel 2023 l’importo dell’Assegno sociale è fissato a 503,27 euro al mese. Tale somma spetta unicamente a chi ha un reddito pari a zero. La cifra diminuirà all’aumentare del reddito. Il calcolo dell’importo è legato alla formula 6.542,51 euro – reddito. Poniamo il caso di un cittadino con reddito pari a 1.200 euro. L’Assegno annuo sarebbe di 5.342,51 euro ossia 445 euro circa al mese.

L’erogazione del trattamento non è automatica. Il cittadino dovrà presentare un’apposita domanda all’INPS. Inizialmente si concede provvisoriamente fino a che l’ente verificherà le condizioni di residenza e di reddito del richiedente.

Un’altra misura di sostegno economico è riservata, poi, alle persone invalide. Parliamo della Pensione di invalidità civile che spetta a chi si trova in determinate condizioni di salute e ha un reddito basso. Il trattamento è riservato agli invalidi civili, ai ciechi e ai sordi di età compresa tra 18 e 67 anni. Il limite reddituale nel 2023 è pari a 17.920 euro. La Pensione è erogata per 13 mensilità, non è reversibile e al compimento dei 67 anni si trasforma in Assegno Sociale. Tale trasformazione è automatica (articolo 19 della Legge 118/71).

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