Stai cercando lavoro o vuoi cambiare professione? Vediamo insieme quali sono i migliori 3 siti secondo gli esperti.
Se il tuo obiettivo è trovare un nuovo lavoro ma non ci riesci, noi ti suggeriamo 3 siti particolarmente innovativi e poco conosciuti consigliati dagli esperti.
In Italia stiamo vivendo, da anni, un grande paradosso: domanda e offerta lavorativa non s’incontrano. Sembra incredibile ma ai tempi dei nostri nonni e dei nostri genitori era molto più facile trovare un impiego. Oggi il mercato del lavoro è cambiato e l’avvento dell’intelligenza artificiale, nei prossimi anni, porterà ulteriori cambiamenti.
Per mesi abbiamo sentito imprenditori e ristoratori accusare i giovani di preferire ricevere il Reddito di cittadinanza senza fare nulla piuttosto che andare a lavorare. Ora però i giovani non hanno più diritto al Reddito di cittadinanza che è stato abolito dal Governo Meloni. Eppure domanda e offerta continuano a non incontrarsi. Che sta succedendo?
Ecco 3 siti su cui cercare lavoro
Stai cercando il tuo primo lavoro oppure vuoi cambiare quello che stai attualmente svolgendo? Su molti siti potresti trovare ben poco perché ci sono più o meno gli stessi annunci a cui rispondono migliaia di persone ogni giorno.
Di seguito ti consigliamo 3 siti poco conosciuti su cui cercare lavoro. Secondo gli esperti i 3 migliori siti per cercare lavoro al momento sono:
- Job Rapido.
- Career Builder.
- Mio Job.
Si tratta di siti abbastanza conosciuti e su cui è facile riuscire ad ottenere un colloquio con le aziende. Ma non solo: su questi tre siti potrai trovare annunci di lavoro non solo in Italia ma anche in altri Paesi come, ad esempio, la Germania. Guardando a mercati esteri potresti avere, infatti, più possibilità di trovare aziende che stanno cercando proprio persone con le tue competenze.
Uno dei più grandi problemi dell’Italia in questo momento è il totale disallineamento tra i percorsi di studi e le competenze richieste dalle aziende. In pratica le scuole italiane forniscono competenze richiestissime all’estero ma poco richieste in Italia. Scuola e imprese, nel nostro Paese, hanno smesso di dialogare da un pezzo. Il risultato è che ci sono migliaia di giovani laureati in Lettere o in Storia che vorrebbero insegnare e sono disoccupati perché di insegnanti ce ne sono in abbondanza.
In compenso le aziende cercano ma non trovano saldatori, la Asl non trovano medici di base e i ristoranti non trovano camerieri e cuochi. Tutto questo crea disoccupazione e disservizi per i cittadini. Un altro grosso problema dell’Italia è quello degli stipendi: tra i più bassi all’interno dell’Unione europea. Ancora più bassi se paragonati a quelli della Svizzera e degli Stati Uniti dove un cameriere può guadagnare l’equivalente di 4000 euro al mese. Va da sé che i nostri giovani preferiscano fuggire all’estero.