Scattano i controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate, nel mirino oltre 10 mila contribuenti: chi sono i lavoratori maggiormente indagati?
L’Agenzia delle Entrate, in collaborazione con la Guardia di Finanza, combatte l’evasione fiscale e intensifica i controlli su oltre dieci mila contribuenti in Italia. Nel mirino finiscono le partite Iva, in particolare quelle relative agli esercizi commerciali, ma non solo. In vista della campagna sul concordato preventivo biennale, si intensificano i controlli.
In attesa del concordato biennale, dopo l’accoglimento delle modifiche al Decreto Legislativo Correttivo, il Fisco ha deciso di rafforzare i controlli per combattere l’evasione fiscale, collaborando direttamente con l’Agenzia delle Entrate. Maurizio Leo, viceministro dell’economia, ha sottolineato che “abbiamo dei dati che lasciano perplessi”. Fisco, tutte le scadenze di luglio 2024: le date da segnare.
Controlli rafforzati sulle partite Iva, Agenzia delle Entrate e Fisco indagano su 10 mila contribuenti
Sono emersi dei dati totalmente fuorvianti che nascondono imprecisioni e furbate. Ad esempio, come rivela lo stesso Leo, ci sono imprenditori che dichiarano introiti bassissimi, ma poi emerge che pagano i dipendenti più di quanto incassano nel corso dell’anno. Si tratta di situazioni che non stanno in piedi, e il Fisco non resta certo con le mani in mano. Fisco, scattano controlli a tappeto: come evitare le sanzioni dell’Agenzia delle Entrate.
Il consiglio del viceministro è quello di rendere chiari i propri introiti, e di recuperare gradualmente la situazione, in modo tale da essere collaborativi ed evitare brutte conseguenze. La Guardia di Finanza sta incrociando tantissimi dati e informazioni, collaborando con l’Agenzia delle Entrate. Sotto la lente anche le attività autonome e le partite Iva forfettarie. Tasse e multe, tutti i cambiamenti in arrivo e le sanzioni per chi non paga.
Controlli a tappeto da parte del Fisco, incrocio dei dati con l’Agenzia delle Entrate
Tra le conseguenze più drastiche, che rientrano nelle cosiddette “partite Iva tossiche”, il Fisco ha puntato le mani sul sequestro di crediti d’imposta, sulle presunte cessazioni di partita Iva, sulla sospensione di modelli F24, contenenti compensazioni tributarie di profili a rischio, fino alla cancellazione della banca dati dei soggetti che effettuano operazioni intracomunitarie (VIES).
“Non siamo come l’anello al naso”, prosegue Maurizio Leo, dunque farla franca non è proprio semplice. Gli evasori sono avvertiti. In questa estate bollente occorre fare molta attenzione, magari mettendosi d’accordo per saldare debiti e per rimettersi in regola con lo Stato. Il Fisco ci spia, nasce un nuovo database unico UE: “Il Grande Fratello Fiscale” per la lotta all’evasione.