Per la gioia di molte persone, arrivano finalmente i rimborsi delle bollette: ma chi potrà ottenerle e soprattutto, come
Da quando è scoppiata l’inflazione, sempre più persone si trovano in forte difficoltà circa il pagamento delle bollette. L’aumento dei beni di prima necessità, come appunto gli alimenti, ha aumentato i disagi. Fare la spesa, per alcuni di loro, rappresenta un vero e proprio lusso. Oltre ai beni, però, sono aumentati anche i servizi più comuni. Parliamo del carburante e delle utenze, il cui aumento ha messo in ginocchio milioni di famiglie.
Arrivare a fine mese non è così semplice come si può pensare. Molti hanno addirittura rinunciato anche alle vacanze per via del budget troppo basso rispetto alle richieste di mercato. Per fortuna molti hanno potuto aggrapparsi ai bonus statali, come la Carta Dedicata a te. Questa permette a molte persone con un Isee basso di poter aver credito per fare la spesa. Ma non solo, ci sono stati molti incentivi davvero vantaggiosi, come il bonus asilo nido, o anche quello sui condizionatori.
Le bollette, però, rappresentano sempre una batosta per molte famiglie. Al punto che molti limitano il consumo degli elettrodomestici per ridurre i consumi. Per la gioia di molti italiani, però, sono in arrivo migliaia di rimborsi, ma cosa bisogna fare per ottenerli. Ma soprattutto chi sono i soggetti che potranno fare domanda?
Finalmente arrivano i rimborsi bollette: ecco il metodo per ottenerli
Presto a molti consumatori arriveranno i rimborsi delle bollette, per tutti gli aumenti che sono stati applicati negli ultimi anni. Quasi 600mila utenti, riceveranno un risarcimento per la violazione delle loro condizioni contrattuali da parte delle compagnie. L’Autorità garante per la Concorrenza e il Mercato ha calcolato che i risarcimenti totali ammonteranno a 128 milioni di euro, e ha multato le società coinvolte per 15 milioni di euro per aver applicato aumenti unilaterali.
Ma come si ottengono i rimborsi? L’Autorità ha ufficializzato l’avvio della distribuzione dei rimborsi per gli aumenti unilaterali applicati nel 2022 da alcune aziende di distribuzione dell’energia elettrica e del gas, quando l’invasione russa dell’Ucraina ha causato un forte aumento dei prezzi dell’energia a causa delle interruzioni delle forniture di gas dalla Russia all’Europa.
Le aziende coinvolte includono alcuni dei principali fornitori in Italia, come Enel Energia, Eni Plenitude, Acea Energia, Iberdrola Clienti Italia, Dolomiti Energia ed Edison Energia. Non tutti i clienti di queste aziende hanno subito aumenti, per cui circa 600mila utenti sono coinvolti nella vicenda. I rimborsi totali dovrebbero essere intorno ai 128 milioni di euro, e l’Autorità ha sanzionato le aziende per un totale di 15 milioni di euro per pratiche commerciali non consentite.
Per la maggior parte degli utenti, ottenere questi rimborsi non richiederà alcuna azione. Le aziende provvederanno a versare la cifra dovuta direttamente ai clienti, spesso sotto forma di sconto sulla bolletta. Nel 2022, per mitigare l’aumento dei costi del gas dovuto al deterioramento dei rapporti tra Russia ed Europa, il governo italiano ha inserito una norma nel decreto Aiuti bis, vietando aumenti unilaterali delle tariffe di gas ed energia elettrica fino al 30 giugno 2023. Questo per contenere la crescita delle bollette che stava pesando sia sui consumatori che sulla ripresa economica post-Covid.
Tuttavia, diverse aziende hanno ignorato questo divieto, applicando aumenti sui contratti. Solo dopo due anni è stato possibile ottenere i rimborsi per la differenza tra quanto effettivamente pagato dai clienti e quanto avrebbero dovuto pagare per legge. Il numero di utenti aventi diritto ai rimborsi è notevolmente diminuito nel tempo. Le associazioni dei consumatori stimavano inizialmente che fossero circa 4 milioni le utenze coinvolte, ma alla fine i rimborsi sono stati riconosciuti solo a 600mila famiglie e imprese.