Quale tra i buoni fruttiferi presenti alla poste conviene scegliere per un investimento migliore? L’offerta è diversificata, ma questi sono quelli a cui puntare.
I buoni fruttiferi postali sono dei prodotti di investimento finanziario italiani e rappresentano una delle forme di investimento preferito dagli italiani. Sono emessi da Cassa Depositi e Prestiti, società controllata dallo Stato Italiano, attraverso il Ministero di Economia e Finanza, che di fatto diventa il garante dei buoni emessi. L’altro punto sostanziale da sapere è che sono collocati in esclusiva da Poste Italiane, cioè possono essere sottoscritti solo in uno dei tantissimi uffici postali presenti sul territorio.
Ci sono tantissime tipologie di buoni fruttiferi, con caratteristiche da valutare attentamente per capire verso quale indirizzarsi così da fare le scelte di investimento migliori per sé. Nei prossimi paragrafi cercheremo di capire quali sono i Buoni attualmente emessi e sui i quali bisogna puntare.
Investimenti nel 2024, i Buoni fruttiferi migliori sono solo questi
A differenza di altri prodotti finanziari di investimento, i buoni fruttiferi postali sono un investimento garantito e sicuro, per questo motivo in generale è un prodotto su cui puntare e avere in piccolo o grande portafoglio di investimento.
Soprattutto in questo periodo, verrebbe da dire, perché dopo anni di sottovalutazione i buoni fruttiferi postali sono tornati alla ribalta, attirando l’attenzione dei risparmiatori, ritornando ad essere competitivi soprattutto nei confronti dei conti depositi bancari, ma anche verso BoT e BTp i titoli di Stato emessi dal Tesoro italiano.
Pur essendo un investimento certo, come si anticipava prima, ogni buono fruttifero ha le proprie caratteristiche; di fatto si possono sottoscrivere buoni a breve-medio termine o a medio-lungo termine. Ci sono poi titoli che garantisco la maturazione di un interesse anche prima della scadenza e altri che permettono all’investitore di ottenere un rendimento anche nel caso in cui si decisa di disinvestire. Attualmente, tra i buoni fruttiferi sottoscrivibili due meritano particolare attenzione. Si tratta dei buoni indicizzati all’inflazione e i buoni premium.
Buoni da sottoscrivere, le differenze per una scelta consapevole
Nel primo caso parliamo di un buono che permette di investire fino a 10 anni e di proteggersi dai rincari e appunto all’aumento dell’inflazione. Il rendimento del buono è indicizzato questo vuol dire che è legato al trend inflattivo italiano per cui si offre una rivalutazione degli interessi e del capitale.
Il vantaggio principale di questo buono è che l’investimento cresce con l’aumento dei prezzi; il tasso di rendimento incrementa progressivamente negli anni; il rimborso può avvenire in qualsiasi momento e la tassazione ha un’aliquota del 12,5%. Parliamo nei fatti di un investimento a lungo termine.
I buoni premium sono l’altra tipologia di investimento migliore attualmente offerta. Si tratta di un investimento totalmente differente a partire dalla durata che è di soli 12 mesi. Il rendimento offerto è di 3,5% percentuali sul lordo e viene corrisposto alla scadenza del buono. I vantaggi sono rappresentati dalla tassazione agevolata, anche qui l’aliquota è del 12,5%, e un rendimento certo.
Attenzione i buoni premium sono riservati a coloro che immettono nuova liquidità sui propri libretti postati entro l’11 luglio dell’anno corrente.