Sempre più persone si chiedono quando dovrà essere pagata la Tari, ovvero la tassa sui rifiuti. Scopriamo la scadenza
La TARI, acronimo di Tassa sui Rifiuti, è un’imposta comunale che ogni cittadino deve pagare per i rifiuti che si creano in casa e che bisogna smaltire. Questa è stata Introdotta nel 2014 e ha sostituito altre imposte precedenti. Non tutti pagano la spessa cifra, questa, infatti, viene calcolata in base alla superficie dell’immobile e al numero di persone che hanno residenza in quell’immobile. Quest’anno è previsto anche uno sconto dell’80 al quale il comune non si può rifiutare.
Questa tassa include la raccolta, il trasporto, il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti. Questi servizi sono essenziali per mantenere le città pulite e per tutelare l’ambiente. Senza la TARI, i comuni non avrebbero le risorse necessarie per garantire un servizio efficiente e continuo, il che porterebbe a problemi di igiene e di salute a tutti i cittadini.
La tassa sui rifiuti viene calcolata in base alla grandezza della casa o del locale e al numero di persone che vi abitano. Maggiore è la superficie e il numero di residenti, maggiore sarà l’importo da pagare. Questo perché una casa più grande e con più abitanti produce una quantità maggiore di rifiuti. Adesso però tocca pagarla, in quanto ha cadenza annuale, ma quando? Scopriamo quando scade.
Quando si paga la tassa sui rifiuti? Ecco la scadenza
La TARI ha scadenze diverse a seconda del comune di residenza. A differenza dell’IMU, che ha una scadenza fissa per tutti, le date di pagamento della TARI sono stabilite da ciascun comune. Questo significa che non esiste una data unica valida per tutti. È importante informarsi presso il proprio comune per conoscere le scadenze specifiche.
A prescindere dalle scadenze, per il pagamento della tassa sui rifiuti, che varia da comune a comune, questo è suddiviso in tre rate:
- Primo acconto entro fine aprile.
- Secondo acconto entro luglio.
- Saldo finale entro il 31 dicembre 2024.
Chiunque possieda o utilizzi un immobile o un’area scoperta che può produrre rifiuti è tenuto a pagare la TARI. Sono esclusi solo le aree scoperte non operative e i condomini non occupati esclusivamente. Se più persone utilizzano lo stesso immobile, tutti sono responsabili del pagamento della tassa.
Viene calcolata sulla base delle superfici dichiarate o accertate in base ai precedenti storici. Per le unità immobiliari registrate al catasto, la superficie assoggettabile alla TARI è pari all’80% della superficie catastale. Le modalità di pagamento della TARI possono variare, ma generalmente includono:
- Modello F24
- Bollettino postale
- MAV
Quando si utilizza il Modello F24, è importante usare il codice tributo 3944 per la TARI. Inoltre, ci sono codici tributo specifici per il TEFA, che è un tributo relativo alla tutela ambientale.
Possiamo quindi dire che non esiste una scadenza unica per il pagamento della TARI 2024. Ogni comune decide autonomamente le date, quindi è fondamentale informarsi presso gli uffici comunali. Assicurarsi di conoscere le proprie scadenze aiuterà a evitare sanzioni e garantire il corretto finanziamento del servizio di gestione dei rifiuti.