A quanto ammonta l’importo per la pensione minima nel 2024 e quali sono le novità per il prossimo anno? Scopriamo di più.
Tante volte abbiamo sentito parlare di pensione minima, ma in tanti ancora non sanno bene come funziona e come si effettua il calcolo dell’importo. Nonostante la pensione minima standard, in Italia può capitare di ricevere assegni addirittura inferiori, dunque, anche per raggiungere il minimo occorre avere determinati requisiti.
Lo Stato assicura un certo importo, che non è ovviamente soddisfacente per vivere dignitosamente, a chi si trova in difficoltà economiche e non può ricevere una pensione “piena” per via di molteplici fattori. Il primo fra tutti, l’assenza (o la parziale assenza) di contributi versati negli anni.
Il diritto alla pensione minima viene precluso alle persone che non hanno maturato contributi entro il 31 dicembre 1995. Ch ha iniziato a lavorare dopo, quindi a partire dal 1996, è tagliato fuori dalla possibilità di assicurarsi la pensione minima. Si tratta di un grave problema per il futuro dei più giovani, perché tantissimi non raggiungeranno una rendita adeguata.
Ma qual è l’importo minimo della pensione nel 2024 e cosa serve per ottenerlo? L’importo del trattamento minimo pensionistico fornito dall’INPS viene adeguato all’inflazione, perciò varia di anno in anno, così come variano altri trattamenti assistenziali, come l’Assegno Sociale o l’Assegno di Inclusione.
A causa della rivalutazione del 5,4% del 2024, quest’anno l’importo minimo è pari a 598,61 euro al mese, quindi 7.781,93 euro l’anno. Le pensioni che non arrivano alla soglia minima, vengono poi integrate. Chi percepisce soltanto 300 euro al mese, può godere di un incremento pari a 298,61 euro al mese, raggiungendo così la soglia minima erogata dall’INPS.
Tuttavia, l’integrazione deve sottostare a certi requisiti, ossia avere periodi coperti da contribuzione antecedenti al 31 dicembre 1995. Tra l’altro, la presenza di altri redditi fa la differenza sull’importo. Se il reddito del pensionato è inferiore ai 7.781,93 euro l’anno, allora si riceve l’integrazione intera, se invece la pensione supera la soglia ma resta inferiore ai 15.563,86 euro, l’integrazione è parziale.
Il Bilancio 2023, però, ha introdotto la rivalutazione straordinaria, nel 2024 pari al 2,7%. Significa che ogni importo inferiore al minimo gode di una maggiorazione. La pensione minima, dunque, può salire al massimo fino a 614,77 euro, ossia 16,16 euro in più al mese.
Ogni anno, come accennato, la pensione minima viene ricalcolata, per il prossimo anno la stima è dell’1,6%, quindi la soglia minima dovrebbe salire di 9,57 euro mensili. Pensione di vecchiaia, cambia tutto: le novità, i requisiti e i nuovi importi. E ancora, Pensione con pochi contributi, finalmente è realtà ma solo seguendo questo iter.
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