Cambiano le tariffe e i servizi di Telepass: ecco le novità da luglio per il servizio di pagamento digitale per i caselli autostradali.
Conosciamo tutti Telepass. Il servizio che ha permesso a molti viaggiatori e lavoratori, anche pendolari, di poter saltare la tediosa e lunga fila del casello. Il servizio di pagamento digitale del casello autostradale oggi cambia aspetto; in questo luglio vedremo delle modifiche sulle tariffe del servizio, ma non solo. Infatti si ampliano i servizi di Telepass e si aggiungono nuovi competitor. Insomma, il panorama del pagamento digitale del casello cambia completamente aspetto a fronte di un mercato che si trasforma. Vediamo insieme cosa sta succedendo.
Pagamento digitale del casello: ecco come si trasforma Telepass
Per capire e studiare il cambiamento che stiamo vedendo in Telepass dobbiamo andare a ritroso e vedere la storia di questo servizio. Il prototipo prende forma nel 1987, ad opera di ingegneri della Sixcom, un’azienda facente parte del gruppo Olivetti, che batterono, sul tempo, un uguale progetto inglese. Creato il prototipo vediamo il primo uso nel 1989 e, con l’arrivo dei mondiali ’90, anche in ingresso e in uscita nelle tre grandi città: Roma, Milano e Napoli. Da quel momento le cose sono proseguite con maggior ritmo fino al 1998 quando fu esteso anche ai privati e, dal 2005, anche alle moto.
Insomma un prototipo che ha costruito l’intero mercato intorno all’unico detentore di questo oggetto del desiderio di molti automobilisti: Telepass. Ecco quindi estendersi, in maniera capillare, in tutto il territorio, costituendo un vero e proprio monopolio del servizio. Nessun competitor, nessuna concorrenza, solo Telepass e l’azienda detentore del marchio e del servizio: l’azienda italiana Mundys. Il servizio si è così espanso in tutta Europa e non solo, ritrovando il servizio in 17 paesi. Insomma un’escalation che ha portato la Mundys e, quindi, Telepass detentori di un potere economico di grande valore. Un paradiso per l’azienda che si è andato a scontrare di fronte ad una cruda realtà: l’Europa non ha intenzione di mantenere il monopolio.
Dal monopolio al mercato libero: ecco il viaggio di Telepass
Siamo nel 2019 quando una direttiva UE stabilisce che il mercato del servizio di pagamento digitale del casello non può rimanere un monopolio, liberalizzando il mercato. In Italia la direttiva è stata recepita nel 2021, trasformando Telepass in un competitor possibile, ma non più l’unico. Vediamo, quindi, formarsi nuove società che offrono lo stesso servizio a costi più bassi e competitivi. Arriva, quindi, UnipolMove e MooneyGo che danno il via alla concorrenza. Telepass oggi si trova in un mercato libero che dal 2021 ha iniziato a muovere i primi passi e, oggi, nel 2024 presenta nuove e valide offerte.
Eccoci al cambio di tariffa di Telepass che aumenta in maniera importante, ma come mai un aumento della tariffa nel momento della liberalizzazione del mercato? Normalmente, in una situazione di concorrenza nuova, il monopolio subisce un colpo di competitor più raggiungibili dal mercato e che, quindi, offrono servizi a prezzi inferiori. Quindi, normalmente, vediamo l’abbassarsi del costo, cosa che non vediamo succedere in Telepass, come mai? Cosa sta succedendo?
Le nuove tariffe di Telepass: ecco cosa cambierà
Telepass si trasforma, sì perché il servizio, oramai da alcuni anni, ha avviato un percorso di cambiamento, non includendo più il solo pagamento del casello. Infatti il servizio oggi offre la possibilità di altri tipi di pedaggi, ingressi e biglietti che possono essere pagati attraverso il servizio. Si pensi, ad esempio, al biglietto per entrare dentro Venezia o per la zona C di Milano o, ancora, per i parcheggi a pagamento. Insomma il servizio ha ampliato la sua offerta, già conscio, forse, della futura liberalizzazione del mercato. Quindi aumenta il costo mensile, sì, ma aumentano i servizi disponibili, consultabili nel sito di Telepass. Il piano Famaly passerà da 1,83 euro a 3,90 euro al mese, diventando da piano Famaly a base. L’originale piano base, invece, passa al piano Plus che costerà 3,90 euro fino al 2025 e, successivamente, 4,90 euro. Per chi ha già il piano Plus il prezzo sarà di 5,14 euro.
Insieme al mensile Telepass ha cambiato le tariffe del piano “Pay per Use“, che comporta il pagamento della tariffa nel solo mese in cui si utilizza il Telepass. La tariffa, infatti, diventerà variabile e costerà 1 euro per ogni giorno di utilizzo e 1 euro per ogni giorno in cui si usino i servizi aggiuntivi, sopra spiegati. Questi cambiamenti quando arriveranno? Tutto accadrà dal 01/07 e sarà possibile recedere il contratto, per i già clienti Telepass, entro il 30 giugno senza penali. Un cambiamento importante iniziato nel 2021 e che oggi vediamo trasformarsi ancora. Sicuramente una storia molto particolare partita da una idea del 1987 e che oggi è parte di un nuovo mercato in crescita.
E voi? Telepass o non Telepass? Forse questo è il dilemma.