Grazie a una legge è possibile ottenere un agevolazioni sula rata che viene erogata alla banca che ha anticipato i soldi
Ottenere oggi un mutuo non è per niente facile. Gli stipendi in Italia sono bassi e a differenza degli altri Paesi non c’è stata alcuna tendenza positiva. Il lavoro inoltre è sempre più precario: ciò si traduce in minori garanzie da fornire a un istituto per chiedere soldi in prestito. Un grave problema che resta trascurato, a beneficio di chi ha grandi possibilità economiche. In questo articolo vediamo cosa serva a una Partita Iva per avere un mutuo.
Bonus per il mutuo: chi può ottenerlo
Ma nonostante la situazione non sia delle migliori, è possibile accedere a un bonus che prevede la detrazione degli interessi passivi del prestito ipotecario (qui vediamo cosa sono gli interessi passivi) per un valore massimo di 760 euro. I destinatari della misura, però, sono coloro che risultano già essere proprietari dell’immobile, che hanno firmato il contratto di mutuo e risiedono nell’immobile per il quale il mutuo è stato attivato.
In pratica è una detrazione nella dichiarazione dei redditi detrazione degli interessi passivi del prestito ipotecario pagati alla banca e delle spese e degli oneri accessori collegati al mutuo. Specificamente si possono detrarre gli interessi che l’acquirente corrisponde alla banca con il pagamento delle rate. Il massimo che si può detrarre è massimo 4mila euro, con il rimborso Irpef che potrà essere pari a un massimo di 760 euro. In questo modo il contraente del mutuo può alleggerire il peso fiscale a proprio carico.
Dunque la misura non è destinata a tutti. Vediamo quali sono i requisiti. Il rimborso può ottenerlo chi ha stipulato un mutuo casa non più di un anno prima dell’acquisto dell’abitazione posta a garanzia.
Altro requisito è che l’acquirente, entro un anno dalla sottoscrizione del contratto di mutuo, deve destinare l’immobile a sua abitazione principale o della propria famiglia. Non si ottiene il beneficio neanche se il beneficiario dovesse cambiare residenza subito dopo aver beneficiato della detrazione.
Delle eccezioni alla regola generale ci sono. La norma permette il cambio di residenza e consente la detrazione, a chi cambia domicilio per ragioni lavorative o di salute, a patto però che la casa non venga effettuata nel periodo. Cambia residenza, ma lascia nell’abitazione in questione il proprio nucleo familiare o chi si separa, cambia residenza e non risiede più nell’immobile che il nucleo familiare aveva destinato alla propria abitazione principale.
Per poter continuare a usufruire della detrazione è necessario che nell’immobile oggetto del mutuo rimanga la residenza di un parente della persona che ha lasciato l’abitazione dopo la separazione.