L’assegno unico per i figli a carico subirà una nuova variazione e quindi un aumento. Circolano già le prime indiscrezioni sull’ammontare e sulla data di avvio.
Mentre si avvicina la data di pagamento per l’Assegno Unico di Maggio, cominciano ad arrivare anche le prime indiscrezioni riguardo ai prossimi aumenti.
Ebbe sì, gli importi spettanti per i figli a carico entro il 21esimo anno di età continueranno a salire ancora. La data è fissata per il prossimo anno quando scatteranno le rivalutazioni in considerazione dell’inflazione vigente; un meccanismo questo che negli ultimi tre anni ha già portato l’assegno a gonfiarsi considerevolmente, con un aumento di 25 euro sulla quota base massima assegnata, passata dai 175 euro del 2022 ai 199 attuali.
Certo la corsa ai prezzi si sta abbassando, l’inflazione è scesa dall’8,1% del 2022 al 5,4% di fine 2023, di conseguenza gli aumenti previsti non saranno più sostanziosi come quelli degli ultimi anni, ma pur sempre di aumenti si parla. Aumenti più contenuti, quindi, a meno che il Governo non riesca a trovare nuovi fondi da destinare a questa forma di sostegno; un intervento simile del resto c’è già stato nel 2023 e ha portato a ulteriori maggiorazioni, ma i conti sono stretti e per questo 2024 così come per il prossimo anno sembrano davvero impossibili incrementi davvero consistenti.
Stando alle stime sull’inflazione aggiornate dal MEF nel Documento di Economia e Finanza, ci si aspetta un ulteriore calo dell’inflazione che determinerà di conseguenza aumenti davvero esigui. Si prevede, infatti, un tasso dell’1,6% che se applicato agli attuali importi determinerà, nei fatti, un aumento di pochi euro.
La quota base massima passerebbe dai 199,40 euro di oggi ai 202,59, con un incremento di neanche 3 euro. Salirebbe da 299,10 a 303,88 l’assegno spettante per i figli minori di 1 anno o per quei nuclei familiari che hanno più di 3 figli a carico. Ancora peggio l’aumento previsto per l’assegno minimo che passerebbe dagli attuali 57 euro ad appena 57,91.
Per quanto riguarda le maggiorazioni, invece, si passerebbe dai 91,90 di oggi ai 93,37 previsti da gennaio 2025 spettante per i figli successivi al secondo, e da 34,10 a 34,64 quella riconosciuta per ogni figlio alle famiglie dove entrambi i genitori lavorano.
Ad aumentare significativamente, sarebbero invece le soglie ISEE attraverso le quali si determinano gli effettivi importi mensili dell’Assegno Unico. Oggi la soglia da non superare per ottenere l’importo massimale è fissata a 17.090,61 euro, mentre nel 2025 -dovessero essere rispettate le previsioni sull’inflazione- la soglia salirà a 17.364 euro circa.
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