Dichiarazione dei redditi 2024, chi non dovrà presentare nulla: tutti i casi in questione e chi, invece, è tenuto a farlo. Scopriamo i dettagli.
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Con maggio si è aperta ufficialmente la stagione della dichiarazione dei redditi. Tutti sappiamo che è possibile inoltrare il precompilato o in alternativa il modello 730, ma tutto questo deve avvenire entro il prossimo 30 settembre.
Non tutti sono a conoscenza del fatto che diversi soggetti e chi ha un determinato reddito non devono necessariamente presentare il 730, ma chi rientra fra questi e cosa si deve fare? Vediamolo insieme, in questo modo non si commetteranno errori.
Chi deve presentare la Dichiarazione dei redditi?

Come abbiamo già detto, ci sono alcuni soggetti che non hanno l’obbligo di presentare la dichiarazione dei redditi, ma chi ci sono fra questi? Prima di rispondere a questa domanda, però, scopriamo chi è tenuto a farla.
L’Agenzia delle Entrate ricorda che possono utilizzare il 730 tutti quei contribuenti che nel 2023 hanno percepito questi redditi: di lavoro dipendenti e assimilati (contratti di lavoro a progetto). Poi, troviamo redditi dei fabbricati e dei terreni e redditi di capitale. Non è finita qui perché a questi si aggiungono anche quelli con redditi di lavoro autonomo, ma dove non è richiesta la partita iva. Poi ci sono i redditi diversi (redditi di fabbricati e terreni che si trovano all’estero), i redditi assoggettabili a tassazione separata, redditi di capitale di fonte estera. Ora vediamo chi non è tenuto a presentare la dichiarazione dei redditi.
Chi è esonerato dalla presentazione della dichiarazione dei redditi?
Ci sono, invece, dei contribuenti che non sono tenuti a presentare la dichiarazione dei redditi tramite modello 730, ma chi sono? Fra questi troviamo coloro che hanno avuto rapporti di lavoro co.coc.co, tutti i lavoratori dipendenti o i pensionati, specie nel caso in cui i redditi siano stati corrisposti da sostituto d’imposta. Non sono tenuti anche quelli che percepiscono redditi non imponibili ai fini irpef, tra questi troviamo le rendite Inail per invalidità o anche le borse di studio. Infine, ovviamente, in questi casi rientrano quelli che hanno un reddito non superiore di 8.500 euro annui.