Non è arrivata la ricarica dell’Assegno di Inclusione? Ecco come agire e come comportarsi: tutti i dettagli che in molti non conoscono
L’abolizione del reddito di cittadinanza ha generato un periodo di grande incertezza per milioni di persone che dipendevano da questa forma di sostegno finanziario come unica fonte di reddito. Per molti, rappresentava una certezza in un contesto di precarietà economica. Tuttavia, il governo guidato dal premier Meloni ha risposto a questa situazione introducendo il Reddito di Inclusione.
Questo nuovo programma non solo fornisce un’entrata fissa per coloro che ne hanno bisogno, ma va oltre. Si offre anche l’opportunità di ingresso nel mercato del lavoro attraverso corsi di formazione. Questa iniziativa mira non solo a garantire un sostegno finanziario, ma anche a promuovere l’inclusione sociale ed economica delle persone svantaggiate. Questo aiuto si differenza per una serie di fattori dal Reddito di Cittadinanza.
Il Reddito di Inclusione rappresenta quindi un passo avanti nel fornire un aiuto concreto a coloro che si trovano in situazioni di difficoltà economica, offrendo al contempo strumenti per assumere competenze professionali ma anche l’autonomia finanziaria. La combinazione di un reddito garantito e l’accesso a percorsi formativi può avere un impatto significativo nel migliorare le prospettive di lavoro e la qualità della vita di molti cittadini. È successo però che molte persone non hanno avuto la ricarica del reddito. Come funziona in questo caso?
Assegno di inclusione: cosa fare se non arriva la ricarica
Molti possessori della Carta di Inclusione hanno vissuto giorni di incertezza in seguito alla mancata ricezione della ricarica prevista. Nonostante le comunicazioni precise fornite dall’INPS in data 23 aprile, non tutti hanno visto accredito sul proprio conto. La situazione si è manifestata in modi diversi per i beneficiari. Alcuni hanno ricevuto la ricarica il 24 aprile, in anticipo rispetto alla tabella di marcia, mentre altri ancora non l’hanno ricevuta neppure venerdì 26 aprile.
Durante quel breve periodo di settimana lavorativa, tra la festività del 25 aprile e il sabato 27 (non bancabile), molti aspettavano l’accredito della rata dell’Assegno di Inclusione, già visualizzato correttamente sul Fascicolo previdenziale del Cittadino. Era infatti la data ufficiale della ricarica, comunicata dall’INPS a fine febbraio. Tuttavia, le attese sono state vane.
Mentre la frustrazione cresceva, molti beneficiari si sono rivolti sia all’INPS che a Poste Italiane, tramite PEC o messaggistica interna. Le prime risposte sono arrivate già il 26 aprile 2024. Secondo quanto comunicato da una sede locale INPS a un possessore di Carta di Inclusione, occorre attendere circa 4/5 giorni dalla data di disposizione per la rendicontazione. Questa spiegazione focalizza l’attenzione su Poste Italiane. Una volta disposto il pagamento da INPS, l’unico passo possibile è attendere che i sistemi postali completino il processo, il che potrebbe richiedere fino a 5 giorni.
L’accredito sulla Carta AdI è atteso, di conseguenza, tra lunedì 29 e martedì 30 aprile. Nel frattempo, per i beneficiari rimane importante monitorare il Fascicolo previdenziale per verificare l’aggiornamento della data di “Rendicontazione a Poste”, corrispondente all’accredito effettivo della mensilità AdI di aprile.