Quali sono le malattie invalidanti che permettono di ottenere fino a 300 euro al mese di pensione di invalidità? Ecco la lista completa.
Ci sono una serie di malattie considerate invalidanti per la persona in quanto impediscono o quanto meno non permettono la normale e totale attività lavorativa. Per questo motivo queste malattie permettono l’accesso e l’ottenimento alla cosiddetta pensione di invalidità, in quanto pur essendo una misura assistenziale, presenta molte caratteristiche di una pensione vera e propria.
È pagata, per esempio, per tredici mensilità -ma non prevede la quattordicesima- e per gli invalidi al 100% e solo in questo caso prevede un incremento al milione. Ma quali sono queste malattie invalidanti? Cerchiamo di fare chiarezza sul concetto stesso di invalidante e quali sono le malattie riconosciute come tali dall’INPS che è poi l’ente che eroga la pensione.
Cosa si intende per invalidità civile e come si accede
Chi soffre delle cosiddette patologie invalidati può ottenere fino ad un assegno mensile di 333 euro, soglia a cui si è giunti nel 2024 per effetto delle rivalutazioni dovute all’inflazione che si effettuano ogni anno.
Per capire quali sono le malattie invalidanti non bisogna far altro che seguire le linee guida rilasciate dall’INPS e a cui le commissioni esaminatrici devono sottostare nel momento in cui devono riconoscere l’effettiva invalidità o inabilitazione della persona che presenta domanda, così da stabilire anche la percentuale di invalidità da assegnare e in base a questa andare a definire l’assegno mensile che la persona riceve.
Sono considerati invalidi civili tutti quei cittadini che, come riporta la legge 118/1971, “sono affetti da minorazione congenita o acquisita” e che comprendono “gli esisti permanenti delle infermità fisiche, psichiche o sensoriali che comportano un danno funzionale permanente, o di carattere progressivo“. L’invalidità si configura, quindi, come l’incapacità a svolgere le funzioni tipiche della vita quotidiana.
Per quanto riguarda i potenziali lavoratori, per essere considerati invalidi civili, questi devono avere la normale capacità lavorativa compromessa. Mentre i minori o gli over 67 sono considerati invalidi quando sono incapaci a svolgere le normali attività della loro età.
Per accedere alla pensione di invalidità, bisogna presentare relativa domanda con documentazione apposita e sottoporsi all’esame della commissione medica dell’INPS. Attenzione però non basta solo essere affetti da malattia invalidante per ottenere la relativa pensione; questa viene infatti assegnata solo a chi presenta reddito basso. Due le fasce da rispettare:
- non superare i 5.725 euro annui per chi ha un’invalidità compresa tra il 74% e il 99%
- soglia fissata a 19.461 euro per chi ha un’invalidità al 100%.
La lista delle malattie invalidanti
Tra le malattie che portano al riconoscimento dell’invalidità civile ci sono tutte quelle di tipo congenite, neoplastiche, ematologiche e reumatiche più o meno rare come la sindrome di Down, l’Aids, la fibrosi cistica, la sindrome di Edwards, ma anche patologie di tipo oncologiche.
Oltre a queste l’INPS riconosce in parte o in tutto l’invalidità civile delle seguenti malattie:
- Cardiache: aritmie, coronopatie, disfunzioni cardiache.
- Respiratorie: trapianto polmonare, broncopneumopatie.
- Digerente: stenosi, cirrosi, trapianti, infiammazioni intestinali croniche.
- Urinarie: insufficienza renale cronica e trapianto di reni.
- Osteoarticolari: amputazioni complete o parziali.
- Neurologiche: sclerosi multipla, morbo di Alzheimer, epilessia, morbo di Parkinson, schizofrenia, depressione, ritardi mentali e disturbo del comportamento.
- Visive: cecità, ipovisione.
Oltre a queste sono considerate invalidanti anche malattie endocrine come il diabete mellito, la sindrome di Crushing e insufficienza corticosurrenale.