Acqua, lo sai quanto consuma un rubinetto che gocciola? Una domanda che chiunque si è posto almeno una volta nella vita. La risposta ti manderà in tilt.
L’acqua si sa, è una risorsa fondamentale per la vita di ognuno, questo è ciò che viene insegnato fin dai primi anni di età. Senza di essa infatti non si potrebbe stare; l’acqua svolge tantissime funzioni, da quelle deputate alla idratazione umana a quelle dedite all’irrigazione agricola, quindi la produzione di cibo e molte altre attività umane.
Tuttavia, nonostante l’acqua abbia questa importanza vitale – a tutti gli effetti – spesso se ne dimentica la sua rilevanza non apprezzandola per come meriterebbe. Gli sprechi idrici ne sono una chiarissima dimostrazione, un fenomeno più diffuso di quanto si possa pensare, una piaga non esente da effetti. Vediamo quali sono.
Acqua, quanto consuma un rubinetto che perde?
Nonostante l’importanza vitale dell’acqua, spesso viene sprecata nella sua forma più brutale, ci si riferisce ai casi infatti in cui un rubinetto non viene chiuso perfettamente e quindi continua a gocciolare. Lo stesso discorso vale anche per le fontane; purtroppo è un fenomeno molto diffuso nelle varie città italiane ritrovare fontane che non vengono chiuse del tutto o vengono lasciate aperte incuranti del danno che si sta ponendo in essere.
L’acqua continua infatti a scorrere provocando a lungo andare dei danni assolutamente rilevanti. Ma concentrandoci piuttosto sull’acqua che perde dal rubinetto di casa, può sembrare un dettaglio trascurabile ma in realtà non è così. Basta infatti guardare i consumi che derivano da questa inerzia per allarmarsi. Il rubinetto che gocciola può causare un forte impatto sulla bolletta, quindi in termini economici per non parlare del danno all’ambiente.
Consumi idrici: una stima
Tornando alla questione del consumo dal punto di vista economico, la quantità di acqua che consuma un rubinetto che gocciola dipende da diversi fattori; la frequenza delle gocciolature, la dimensione delle gocce e la pressione dell’acqua. Però, nonostante le variabili è possibile fare una stima approssimativa. Mediamente si considera che un rubinetto che gocciola può perdere fino a una goccia al secondo che può sembrare poco ma così non è.
Quindi calcoli alla mano, un rubinetto che perde 90 gocce al minuto si traduce in uno spreco di 4000 litri di acqua all’anno. Da questo si evince pertanto quanto sia importante riparare immediatamente le perdite d’acqua per evitare lo spreco di questa risorsa. Un foro di un millimetro all’interno di un condotto può provocare la dispersione di 2.328 litri di acqua potabile in 24 ore. Tale fenomeno comporta un aumento incredibile anche delle spese idriche per la famiglia, per questo si consiglia di fare interventi preventivi e riparare le perdite è non solo un obbligo verso l’ambiente ma è anche un’azione economica dettata dal buon senso.
Comportamenti anti spreco
Oltre alla riparazione, si consiglia in generale di elevare a routine quotidiana delle piccole azioni che possono essere utili per contribuire al risparmio idrico. Controllate periodicamente la situazione in casa per evitare che ci siano dei guasti e in tal caso, intervenite tempestivamente. Anche ridurre il tempo trascorso sotto la doccia può fare la differenza. Parimenti, potete installare delle docce a basso flusso per meglio monitorare questo vostro iter di pulizia. Fare docce più brevi darà sollievo al pianeta.
Sempre consigliato di chiudere l’acqua mentre ci si insapona, questo vale sempre, anche nelle pulizie domestiche. I rubinetti vanno chiusi sempre infatti mentre ci si lava i denti, le mani. Usate bene gli elettrodomestici, in primis la lavatrice: optate per cicli di lavaggio corti e a carico completo. Sono piccole azioni che possono davvero fare la differenza, la vostra bolletta vi ringrazierà.