Un’ottima notizia per quanto riguarda una fascia di lavoratori del settore terziario che otterranno un notevole rialzo a fine mese
Dopo vari scioperi e manifestazioni dei comitati per il lavoro che già da vari anni scendevano in piazza per ottenere un aumento dello stipendio, sembra che le cose stiano cambiando in positivo.
Pare che sia stata raggiunta finalmente un’intesa che potrà garantire ad una fascia di lavoratori del terziario un aumento dello stipendio che attendevano dopo la scadenza dei contratti.
Gli accordi scaddero nel 2019 e la Federdistribuzione ha raggiunto un’intesa con Filcams, Fisascat e Uiltucs. Si tratta di un ottimo risultato anche in previsione del futuro.
Dopo il rinnovo del contratto per Confcommercio, Confesercenti e Distribuzione cooperativa finalmente giunge anche quello per i vari sindacati di categoria, Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil.
Finalmente un obiettivo importante per i grandi esercizi di attività della grande distribuzione moderna e organizzata.
A quanto pare l’intesa raggiunta prevede un aumento contrattuale a regime di 240 euro al quarto livello, da riparametrare, con l’erogazione di una massa salariale di 7.180 euro comprensiva dell’una tantum di 350 euro.
Federdistribuzione ha emanato un comunicato in cui c’è scritto: “L’accordo dimostra attenzione ai lavoratori del settore e che accoglie le esigenze di sostenibilità delle imprese del retail moderno”.
Questo importante accordo è stato raggiunto anche per evitare ulteriori manifestazioni e scioperi come avvenne prima di Pasqua e circa un mese fa le varie imprese decisero di erogare una prima tranche di 70 euro.
Il contratto avrà una durata fino fino al 31 marzo 2027. All’interno sono inserite varie procedure di rinnovo, assorbibilità degli aumenti, commissione permanente per le pari opportunità, congedi per donne vittime di violenza di genere, causali di assunzione con contratto a tempo determinato, assistenza sanitaria integrativa.
L’aumento sarà destinato a circa 220 mila lavoratori per diverse aziende italiane anche importanti, tra le quali grandi catene come: Ikea a Brico, Metro, Conforama, Carrefour, Esselunga, Vegé, Acqua&sapone, Zara, Rinascente, Coin, Ovs, Kasanova, Kiko, Metro, Obi, Leroy Merlin.
Prima che si giungesse a questo accordo ci furono delle polemiche in relazione alla parte normativa la quale ha raggiunto un aggiornamento per la classificazione del personale, ma anche l’impegno per un confronto attivo e costante per valorizzare ulteriormente i ruoli e le professionalità distintive del settore.
Si valorizzeranno anche i diversi settori in cui lavoreranno i diversi impiegati che otterranno l’aumento e grande novità riguarda anche innalzamento del part-time minimo da 18 a 20 ore settimanali.
Attraverso una dichiarazione Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UIltucs comunicano: “Questo importante accordo chiude il quadro dei rinnovi del terziario a cui mancava solo il Ccnl della DMO che si applica ai più grandi e noti marchi della distribuzione in Italia”.
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