Pensione anticipata, prima dei fatidici 67 anni, vediamo chi può permettersela e i requisiti necessari per lasciare prima il lavoro.
Ci sono alcune fasce di lavoratori che possono lasciare prima il lavoro, andando in pensione in modo anticipato, senza dover aspettare i 67 anni di età. In particolare, i nati tra il 1959 e il 1964, hanno maggiori possibilità di richiedere la pensione anticipata, specie se hanno condotto una carriera continua, senza presentare vuoti contributivi.
I lavoratori appartenenti a questa fascia di età possono andare in pensione con tre anni di anticipo rispetto ani canonici 67 anni, ossia l’età richiesta dalla pensione di vecchiaia. Tuttavia, oltre alla pensione di vecchiaia, alcuni lavoratori possono lasciare prima il lavoro, in base ai contributi versati, in base a determinate condizioni, e ovviamente se si è svolto un lavoro usurante.
Le condizioni per andare in pensione anticipata, le fasce di lavoratori e i requisiti necessari
Per quanto concerne la legge in vigore sulla pensionabilità, la pensione anticipata in Italia si raggiunge indipendentemente dall’età anagrafica. L’importante è aver maturato 42 anni e 10 di contributi per gli uomini, e 41 anni e 10 mesi per le donne. Chi ha iniziato a lavorare da giovanissimo, può dunque andare in pensione prima dei 67 anni.
Ad esempio, un lavoratore nato nel 1964 e che ha iniziato a lavorare a 18 anni, se non ha vuoti contributivi, può andare in pensione a 60 anni di età. Le donne addirittura un anno prima, a 59 anni. Per quanto riguarda la Quota 41, si può richiedere la pensione dopo 41 anni di contributi in caso di appartenenza alle categorie: disoccupati, invalidi almeno al 74%, caregiver e lavoratori con mansioni usuranti.
Le opportunità per lasciare prima il lavoro
Altra opportunità di andare in pensione prima è rappresentata dalla Quota 103, confermata anche nella Legge di Bilancio 2024. In tal caso, sono previsti requisiti minimi, come 62 anni di età e 41 anni di contributi. I nati nel 1962 potrebbero accedere alla Quota 103 già da quest’anno, ma anche i nati nel 1963 e 1964.
E poi troviamo l’Ape Sociale, altro scivolo previsto per lasciare anticipatamente il lavoro. Si può andare in pensione a 63 anni e 5 mesi, con 30 anni di contributi. I nati nel 1961 possono richiederla nel 2024, ma devono appartenere alle categorie: disoccupati, invalidi almeno del 74% e caregiver. Per il lavoro usurante, invece, il requisito contributivo è di 36 anni (32 anni per particolari lavori).
Infine, Opzione Donna, riservata alle donne con 61 anni di età e 35 anni di contributi, opzione riservata a caregiver, invalide almeno al 74%, lavoratrici dipendenti o licenziate. In caso di figli a carico, il requisito anagrafico si riduce. In tal caso, possono accedere a Opzione Donna le donne nate nel 1963 (quindi 60 anni) con un figlio, o le nate nel 1962 (quindi 59 anni) con due o più figli.