Cos’è e come funziona la compatibilità e la cumulabilità dei sostegni economici e cosa sapere riguardo alla NASpI e l’Assegno di Inclusione.
Misure di sostegno economiche per fasce di reddito in particolare difficoltà ne esistono parecchie nel nostro Paese, così come esistono aiuti economici che spettano anche quando il reddito può non essere basso.
È il caso dell’Assegno di Inclusione, l’aiuto pensato per famiglie con reddito ISEE non superiore ai 9.360 euro e con un nucleo famigliare che abbia una persona over 60 o un membro affetto da disabilità fisica o mentale o sia seguito dai servizi sociali. È il caso, nel secondo esempio, della NASpI un aiuto economico che spetta ai lavoratori dipendenti nel momento in cui hanno perso il posto di lavoro in maniera in volontaria.
Questi aiuti economici sono erogati dallo stesso Ente ovvero l’INPS e spesso si è portati a pensare che l’assegnazione di uno determini il non diritto all’altro. È Davvero così? Non del tutto. Gli aiuti economici, infatti, possono essere cumulati ovvero se ne possono acquisire diversi senza però dover superare la soglia di reddito della cosiddetta no tax area -quella cioè esente dalla tassazione perché troppo bassa- e che per il 2024 è fissata a 8.500 euro.
Questo però non vuol dire che si può fare richiesta di tutti gli aiuti economici, ce ne sono alcuni che tra di loro sono incompatibili. Ad esempio, la sopracitata NASpI è incompatibile con pensioni di vecchiaia o anticipata, pensione di inabilità o assegno di invalidità. Questo vuol dire, in altre parole, che se si è assegnatari di una di queste pensioni non si può ottenere anche la NASpI.
Ma nel caso di quest’ultima e dell’Assegno di Inclusione che succede?
NASpI e AdI sono compatibili: l’una non esclude l’altra
L’AdI è stato introdotto nel Gennaio del 2024 ed è andato a sostituire a tutti gli effetti il Reddito di Cittadinanza. Già quest’ultimo secondo le disposizioni dell’INPS era compatibile con la NASpI, in maniera altrettanto logica l’Istituto di Previdenza ha reso l’Assegno di Inclusione compatibile con la NASpI.
Questo vuol dire che i due aiuti si possono cumulare e, di conseguenza, ottenere insieme. Tuttavia queste prestazioni incidono sul reddito familiare, quindi anche se beneficiari viene ridotto l’importo spettante.
In altre parole, chi riceve la NASpI può ottenere anche l’AdI ma questo avrà un importo inferiore e determinato proprio dall’indennità di disoccupazione. Se la percezione della NASpI porta il reddito familiare a superare i 6mila euro l’anno allora si perde il diritto all’AdI, in caso contrario l’assegno si riceve in valore minoritario e proporzionato al reddito e comunque non inferiore ai 480 euro al mese.