Il Governo è pronto ad emanare un provvedimento che rivoluzionerà il Fisco. Per i contribuenti ci saranno novità su tasse e stipendi.
Per il prossimo anno è attesa una Riforma del Fisco, con la modifica degli scaglioni e delle aliquote IRPEF. La modifica del regime di versamento dell’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche avrà delle importanti conseguenze anche sugli stipendi dei contribuenti, che potrebbero aumentare dai 100 ai 260 euro.
Questo perché i lavoratori dipendenti versano l’IRPEF ogni mese sulla retribuzione, che viene trattenuta dal datore di lavoro e corrisposta all’Agenzia delle Entrate. Di conseguenza, se un lavoratore deve pagare meno tasse, riceverà una busta paga più ricca. Quali contribuenti potranno beneficiare della modifica delle aliquote IRPEF?
Riforma degli scaglioni IRPEF: cosa cambia e quali effetti si avranno sugli stipendi?
Con la prossima Legge di Bilancio, il Governo è deciso a cambiare gli scaglioni di tassazione. Attualmente, le aliquote IRPEF sono quelle stabilite dal Decreto dello scorso anno e, nel dettaglio, sono così suddivise:
- 23% per i redditi fino a 15 mila euro;
- 25% per i redditi da 15.001 a 28 mila euro;
- 35% per i redditi da 28.001 a 50 mila euro;
- 43% per i redditi superiori a 50 mila euro.
Il procedimento di tassazione per scaglioni è progressivo; questo significa che si parte dall’aliquota del 23% per i redditi inferiori e si arriva a quella del 43% per i redditi più elevati. Il disegno di riforma dell’Esecutivo, invece, ha come scopo l’introduzione di un’aliquota unica.
Verranno, dunque, eliminati gli scaglioni e le tasse verranno versate sulla base dei redditi dichiarati e di altri parametri, tra cui la formazione del nucleo familiare e le vicende ad esso relative. Questo progetto, tuttavia, non potrà essere attuato nell’immediato, ma sarà graduale. A partire dal prossimo anno potrebbero essere modificati gli scaglioni, eliminandone uno.
È probabile, infatti, che le aliquote IRPEF si riducano da quattro a tre. Il nuovo modello potrebbe essere il seguente:
- aliquota al 23% per i redditi fino a 28 mila euro;
- aliquota al 35% per i redditi da 28.001 a 50 mila euro;
- aliquota al 43% per i redditi superiori a 50 mila euro.
Verrebbe, quindi, eliminato lo scaglione del 25%, con un notevole vantaggio per i redditi medi, quelli compresi tra 15 mila e 28 mila euro, che non verrebbero più tassati al 25% bensì al 23%. Questi contribuenti potranno risparmiare circa 260 euro. Nessuna novità, invece, per le fasce più povere, ossia coloro che possiedono un reddito fino a 15 mila euro. Chi, infine, ha un reddito pari a 20 mila euro, arriverà a risparmiare circa 100 euro.