In questi giorni l’accordo per rimpolpare le buste paga di un determinato settore lavorativo. Ecco chi può esultare per gli aumenti
Il 22 marzo scorso è stato un giorno significativo per il mondo del lavoro in Italia. Come comunicato dalla Confcommercio attraverso il comunicato n. 36/2024, finalmente è stato siglato l’accordo per il rinnovo del CCNL (Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro) da Confcommercio-Imprese per l’Italia, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil. Questo importante passo avrà un impatto diretto su circa tre milioni di lavoratori del settore. Ecco cosa prevede.
La Vice Presidente confederale Donatella Prampolini, Presidente della Commissione Sindacale di Confcommercio, ha espresso soddisfazione per il risultato ottenuto, sottolineando che il rinnovo del CCNL contribuirà a consolidare le relazioni tra le parti e a garantire stabilità alle imprese e ai lavoratori del settore per i prossimi anni. Andiamo a vedere, allora, nel dettaglio, i termini dell’accordo.
Buste paga più consistenti per questi lavoratori
Ottime notizie soprattutto per il settore del Terziario, della Distribuzione e dei Servizi. L’accordo, la cui validità si estende fino al 31 marzo 2027, rappresenta un traguardo fondamentale sia per le imprese che per i dipendenti. Questo accordo era atteso da tempo e, nonostante i lunghi negoziati, porta con sé buone notizie dal punto di vista economico per i lavoratori coinvolti nel settore. Se fai parte dei tre milioni di dipendenti interessati, è consigliabile approfondire quali sono le novità previste nel recente rinnovo del CCNL.
Una delle principali novità dell’accordo riguarda gli aumenti salariali. Viene previsto un aumento a regime di 240 euro al 4° livello, da riparametrare, che include quanto già riconosciuto con il Protocollo straordinario del dicembre 2022. La prima tranche di questo aumento, pari a 70 euro, sarà già presente nelle buste paga di aprile 2024. Le successive erogazioni sono programmate fino al mese di febbraio 2027, garantendo così una progressiva crescita del salario per i lavoratori del settore.
Ma le buone notizie non finiscono qui! Oltre all’aumento salariale, l’accordo prevede anche l’erogazione di un importo di 350 euro una tantum, a completamento del periodo di carenza contrattuale. Questa somma sarà distribuita in due tranche di 175 euro ciascuna, rispettivamente a luglio 2024 e a luglio 2025, offrendo un ulteriore beneficio economico ai lavoratori del settore.
Inoltre, le parti hanno concordato un aumento dell’indennità annua della clausola elastica del part-time, che passerà dagli attuali 120 euro annui a 155 euro annui. Questo significa un ulteriore sostegno economico per i lavoratori part-time, offrendo loro una maggiore stabilità finanziaria. È importante sottolineare che gli importi menzionati devono essere considerati lordi, prima delle detrazioni fiscali e delle contribuzioni previdenziali.
Questo passo potrebbe portare a miglioramenti significativi delle condizioni lavorative e salariali per i dipendenti del Terziario, della Distribuzione e dei Servizi.